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“The Equalizer 3”: le riprese al Santuario di Santa Maria del Bando di Atrani

Sono termite le riprese del film ‘‘The Equalizer 3’‘, realizzate presso il Santuario di Santa Maria del Bando di Atrani. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando del sequel dell’action movie prodotto da Sony Pictures, che vede come protagonista l’attore Denzel Washington nel ruolo di Robert McCall. 

The Equalizer 3: nel Santuario di Santa Maria del Bando di Atrani

Come dicevamo, il protagonista è l’attore Denzel Washington nel ruolo di Robert McCall, un agente della Cia in pensione, personaggio chiave intorno a cui ruota tutta la storia. Le scene sono state girate sia all’interno che all’esterno dell’edificio religioso alla presenza costante ed attenta del regista Antoine Fuqua. Denzel Whashington ha ammirato la bellezza unica della piccola chiesa ed ha lasciato la sua firma nel libro degli ospiti accompagnandola con la frase: «To John. God Bless You and Thank You! Denzel Washington» (A Giovanni, che Dio ti benedica e Grazie). Alla fine della giornata, il Responsabile del Santuario, a nome del Parroco don Carmine Casola Satriano, ha reso omaggio con una riproduzione dell’affresco situato sull’altare, l’attore Denzel Washington, il regista Antoine Fuqua, il direttore della fotografia Bob Richardson e il produttore Clayton Townsend.



Il Santuario ad Atrani: la leggenda

Su uno sperone roccioso del borgo marinaro di Atrani, vicinissimo ad Amalfi, sorge il Santuario di Santa Maria del Bando con la vicina Grotta di Masaniello. Vi si arriva dopo aver percorso ben 750 gradini che portano a circa 145 metri sul livello del mare. Dopo la fatica per raggiungere la piccola terrazza naturale che accoglie la chiesetta, si può ammirare un panorama mozzafiato su Atrani, il mare cristallino e una splendida scogliera.

Qui, in epoca repubblicana, venivano proclamati i bandi e le sentenze (per questo ha tale nome). Una leggenda narra che la chiesa sia stata costruita come voto fatto da un bandito in procinto di esser impiccato ingiustamente, al quale la Vergine per intercessione divina rese la grazia di liberarlo. L’episodio è ritratto nell’affresco quattrocentesco che sormonta l’altare. La chiesa, realizzata tra il X e il XII secolo, è costruita direttamente sulla nuda roccia del monte Aureo, e malgrado l’uniforme colore bianco ha l’aspetto di una piccola fortezza.

Gli interventi del XVIII secolo le hanno dato l’attuale aspetto barocco. L’interno è a navata unica (quasi quadrata) con volta a botte e con pregevoli dipinti. L’altare maggiore è del 1886 mentre il pavimento, messo in opera nel XIX sec., è in maioliche quadrate policrome provenienti dalla Chiesa Collegiata di Santa Maria Maddalena.

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