La Battipagliese s.r.l. tiene a precisare alcuni fatti avvenuti prima e dopo la partita giocata ieri al campo sportivo “Ocone” di Ponte (BN) tra Torrecuso e Battipagliese, non discutendo per nulla l’andamento della partita giocata sul campo ma:- l’atteggiamento della società locale che ha fatto trovare nello spogliatoio della Battipagliese le docce staccate dal muro e sporcizia dappertutto adducendo come “scusa” il fatto che la juniores del Torrecuso, quando ha giocato a Battipaglia la gara del proprio campionato di appartenenza quindici giorni fa, ha ricevuto lo stesso trattamento. Informiamo la società beneventana che in quella circostanza la caldaia dello stadio “Pastena” era realmente rotta: infatti per quindici giorni la Battipagliese, pur allenandosi al “Pastena”, ha fatto la doccia presso gli spogliatoi dello stadio “Sant’Anna” e in più la gara di campionato pre pasquale contro il Noto è stata disputata al “Dony Rocco” di Campagna per lo stesso motivo quindi non c’era nulla di premeditato ma un disservizio reale;
-gli attimi di tensione vissuti davanti agli spogliatoi a fine gara sono scaturiti dalla volontà di alcuni addetti al campo di non permettere l’ingresso nello spazio antistante gli spogliatoi ad un tesserato della Battipagliese (l’allenatore in seconda, Giuseppe Orlando), già precedentemente cacciato in malo modo dalla tribuna locale durante la prima frazione di gioco;
-inoltre, smentiamo la notizia apparsa questa mattina sul giornale “Il Mattino” a pagina 39 in cui si dichiara che “nessun tesserato della Battipagliese si è fermato in sala stampa per rilasciare dichiarazioni l’allenatore Condemi che ha deciso di non fermarsi a parlare ripartendo subito alla volta di Battipaglia”. Il tecnico della Battipagliese e gli altri tesserati bianconeri non hanno ricevuto nessun invito per presentarsi in sala stampa a fine gara per commentare il match;
-non accettiamo lezioni di moralità e sportività da una società che non si è presentata la settimana scorsa ad Agrigento per giocare la gara di campionato contro l’Akragas con un atteggiamento che offende le tante società che ogni domenica, con mille sacrifici, onorano questo sport e la regolarità di questo campionato.