Due ladri arrestati a Tramonti. In azione nella mattinata di oggi, martedì 31 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Amalfi i quali hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta di questa Procura della Repubblica nei confronti di due indagati per i reati di furto aggravato e furto in abitazione.
Tramonti, arrestati due ladri: erano l’incubo dei residenti
L’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno e svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Tramonti è stata avviata a seguito di alcuni furti che sono stati perpetrati in pochi mesi nel comune di Tramonti, le indagini hanno consentito di accertare le responsabilità di due persone, un uomo ed una donna conviventi, ai quali sono stati addebitati gli episodi delittuosi.
Gli accertamenti sono consistiti in escussioni testimoniali, acquisizioni e visione di videoriprese pubbliche e private, analisi di tabulati telefonici e perquisizioni domiciliari che hanno consentito di raccogliere un quadro indiziario univoco nei confronti dei due indagati.
Uno degli episodi delittuosi, è consistito nel furto di gasolio commesso su un autobus della SITA Sud, nello scorso mese di febbraio, parcheggiato in un’area di sosta del piccolo centro costiero, grazie alla visione dei filmati acquisiti delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile riscontrare come il reo è giunto nei pressi del bus con la propria autovettura per commettere il reato.
La scoperta
Nel corso di una mirata perquisizione domiciliare, oltre a 9 grammi di marijuana, è stata rinvenuta nella sua disponibilità il materiale utilizzato per commettere il furto del gasolio (taniche, buste e tubi in gomma).
Un altro episodio delittuoso è consistito nel furto in abitazione dalla quale asportavano vettovaglie, materiale da cucina, vestiti ed oggetti griffati nonché una collanina, parte di questo materiale è stato rinvenuto all’interno della loro casa, nel corso della predetta perquisizione. Agli indagati, vista la gravità dei fatti e la loro pericolosità sociale, sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’ulteriore restrizione del braccialetto elettronico.