Una vera e propria guerra che non riesce a vedere la parola fine quella che sta combattendo da mesi Fondazione Salernum Anffas Onlus per il riconoscimento del servizio ai trasporti per persone con disabilità.
Un diritto fondamentale ed irrinunciabile, quello della mobilità, dichiarato e accertato anche lo scorso 7 aprile dal Consiglio di Stato che, con un’ordinanza che annullava una precedente sentenza del TAR, aveva stabilito che il diritto alla mobilità dovesse essere erogato direttamente dai Comuni e dal Piano di Zona di residenza dei fruitori e non dai centri presso i quali gli stessi svolgevano le attività socio-sanitarie.
Guerra aperta da Anffas e alcuni comuni della provincia
Ma nonostante la legge si sia espressa, tutto ancora tace e i Comuni appartenenti al Piano di Zona S01-1, nonché quelli dell’Agro Nocerino Sarnese e dell’Irno Picentino, continuano nella loro inadempienza negando, di fatto, alle persone con disabilità una graduale ripartenza dopo difficili mesi di lockdown ed un riconoscimento ad un servizio volto a garantire loro una vita dignitosa senza che i propri diritti vengano sacrificati o messi in secondo piano, proprio come dichiara il Coordinatore Regionale Anffas Campania, Salvatore Parisi, indignato da questa situazione:
«È tutto inaccettabile. Nonostante l’ordinanza del Consiglio di Stato, i Comuni del Piano di Zona S01-1 reiterano nella loro inadempienza dichiarando che non possono organizzare il servizio perché troppo oneroso. In un momento drammatico come questo, le persone con disabilità e le loro famiglie non meritano di essere lasciate da sole ma, anzi, hanno bisogno di un grande sostegno da parte delle Istituzioni. Infatti, dopo mesi di chiusura forzata dei servizi, causa Covid-19, le famiglie hanno dovuto affrontare da sole problematiche enormi nella gestione difficile di persone con disabilità intellettiva e relazionale. Negare ora un servizio importante, come quello del trasporto, significa concretamente non aiutare le persone con disabilità a ritornare ad una vita più o meno normale e a beneficiare del diritto all’assistenza. Chiediamo con forza l’intervento del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, affinché venga ristabilita legalità ed equità».