BATTIPAGLIA. Si apre uno spiraglio per la vertenza Treofan di Battipaglia. Convocato per lunedì un nuovo incontro al Mise, alla presenza del Governatore Vincenzo De Luca.
Il Mise organizza un nuovo incontro sulla vertenza Treofan di Battipaglia, convocati anche i presidenti delle Regioni coinvolte, De Luca, Marini ed Emiliano
La vertenza Treofan è ancora lontana dalla sua piena conclusione. Nonostante il punto fermo fissato dalla decisione della Jindal, nella scorsa settimana, di chiudere lo stabilimento battipagliese gettando ombre anche sulle sorti di quello di Terni si apre un nuovo spiraglio per i lavoratori del sito: nella giornata di lunedì infatti vi è stato un incontro in forma privata e preliminare tra il vice capo di gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico Giorgio Sorial e l’ambasciatrice indiana in Italia.
Alla fine del meeting, come annunciato dallo stesso ministero, si è stabilito di procedere alla convocazione di un nuovo incontro che preveda un maggior coinvolgimento delle parti sociali e degli attori istituzionali chiamati in causa, dalle tre principali sigle sindacali, ai governatori delle regioni in cui hanno sede gli stabilimenti del complesso aziendale, ovvero della Campania, dell’Umbria e della Puglia Vincenzo De Luca, Catiuscia Marini e Michele Emiliano.
Il secondo step dell’incontro è previsto per lunedì prossimo alle ore 15 presso la sede capitolina del Ministero dello Sviluppo Economico. Stavolta i rappresentanti delle sigle sindacali, che anch’essi figurano tra i “convocati” nella lettera firmata da Sorial avrebbero richiesto una maggiore partecipazione da parte dei lavoratori della fabbrica.
L’invito rivolto ai 78 dipendenti ed alle loro famiglie, comparso a più riprese sui social network e soprattutto sulla pagina Facebook della Treofan Italy di Battipaglia, è stato quello di partecipare massicciamente alla manifestazione romana, magari indossando il gilet giallo sfoggiato da alcuni manifestanti in sit in dinnanzi alla prefettura salernitana e accompagnare con la presenza fisica la protesta per la chiusura di un sito industriale il cui futuro è ancora interamente avvolto nell’ombra.
L’invito non andrà certamente a vuoto: i sindacalisti si stanno muovendo in parallelo, studiando mosse che esprimano il senso di compattezza già manifestato durante la protesta: sembrano poco fiduciosi nelle intenzioni della Jindal Group, più in quelle dei rappresentanti istituzionali di tutte le parti politiche che hanno mostrato loro vicinanza.
L’ultima azione politica, in ordine cronologico, è stata quella dell’onorevole Piero De Luca, che ha presentato un’interrogazione parlamentare relativa proprio alla vertenza in corso di svolgimento, con l’obiettivo di “richiamare la Treofan alle sue responsibilità” in seguito alle raccomandazioni “del tutto insufficienti” dispensate dall’azienda.
fonte: Le Cronache