Cronaca Salerno, Salerno

Truffa Inps, spunta un magistrato di Salerno

NOCERA INFERIORE. Un’intercettazione telefonica emersa nell’ambito delle indagini sulle truffe Inps fa aprire un filone parallelo su un magistrato salernitano. Del caso si occuperà la Procura di Napoli, competente per il distretto di Salerno.

La conversazione incriminata, agli atti dell’operazione Mastrolindo e depositata dinanzi ai giudici del Riesame di Salerno, tira in ballo un noto sostituto procuratore in servizio a Salerno. A fare il suo nome, in particolare, una persona con mansioni dirigenziali nell’ambito dell’Istituto di Previdenza sociale che nell’ambito dell’inchiesta Mastrolindo è stata intercettata dai carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore e della sezione di Pg del Tribunale.

Il dirigente conversava con un suo collega pari grado di una vicenda giudiziaria che aveva coinvolto quest’ultimo e pendente dinanzi ai magistrati salernitani. Una questione che dal tenore della conversazione era nota ad entrambi e per la quale – in virtù delle sue conoscenze amicali – il funzionario aveva interceduto. Il primo dice al secondo che per quella questione sua aveva parlato con il pm, e ne fa il nome, e che era tutto sistemato. Pare che uno dei due funzionari, coinvolto in un’indagine aperta presso la Procura salernitana, in virtù di questo interessamento abbia risolto con un’archiviazione la questione.

Quel nome spuntato nel corso della conversazione ha spinto la Procura nocerina, coordinata dal Procuratore Gianfranco Izzo, a disporre uno stralcio dell’indagine Mastrolindo per l’invio degli atti ai colleghi napoletani che dovranno accertare se l’episodio narrato dai due soggetti intercettati sia veritiero o frutto di una millanteria da parte della persona che avrebbe poi inoltrato la presunta ‘raccomandazione’.

Bisognerà in effetti accertare se il sostituto procuratore di cui si parla abbia agito, per interesse o amicizia, intercedendo per far cadere le accuse nei confronti del funzionario dell’Inps di Salerno. Un accertamento, dunque, molto delicato. Potrebbe trattarsi anche, come è spesso accaduto, che il magistrato in questione sia l’ignara vittima dei due e in particolare del funzionario che si vantava di conoscere bene il sostituto procuratore che si sarebbe messo a disposizione per il favore.

Quattro pagine di una conversazione registrata nei primi mesi di quest’anno e che hanno messo in imbarazzo gli inquirenti. In ogni caso, saranno i magistrati della Procura partenopea a chiarire se esiste un coinvolgimento nella vicenda da parte del sostituto procuratore.

Gli atti d’inchiesta riguardanti questa vicenda dovranno d’ufficio essere vagliati dalla Procura napoletana competente per i reati che vedono come indagati e come parte lesa i colleghi del distretto della Corte d’Appello di Salerno.

L’intercettazione, in ogni caso, è finita negli atti del Riesame, depositati nei giorni scorsi, che riguardano i funzionari dell’Inps e i professionisti arrestati dieci giorni fa nell’ambito dell’ennesimo blitz scaturito dall’inchiesta Mastrolindo focalizzata sulle truffe all’Istituto di previdenza attraverso false assunzioni in ditte compiacenti.

(Fonte: la città di salerno)

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