Il turismo resta un forziere per la provincia di Salerno, una delle risorse più importanti. Lo dimostrano, per l’ennesima volta, i dati estratti dall’Indagine campionaria sul turismo internazionale realizzata ogni anno dalla Banca d’Italia (resi noti a maggio 2018) e che riguardano il 2017. Lo scorso anno, i turisti hanno riversato sul territorio salernitano circa 446 milioni di euro, spendendo mediamente 122 euro al giorno.
Il podio delle città del turismo
I 742mila turisti stranieri giunti nella nostra provincia nel 2017 hanno generato 3 milioni e 658 mila pernottamenti per una durata media di 4,9 giorni. Hanno portato nel circuito economico del comune di Positano oltre 124 milioni di euro, 107 in quello del comune di Amalfi e 76 in quello del comune di Salerno (così risulta composto il podio di questa significativa top ten).
Hanno speso a livello provinciale mediamente 9 euro al giorno pro capite per gli spostamenti interni, 55 euro per l’alloggio, 27 euro per il vitto, 23 euro per lo shopping e altri 7 euro per ulteriori e diverse tipologie di acquisti.
Costiera amalfitana in vetta al turismo
Su 446 milioni di gettito complessivo, ben 314 sono confluiti in Costiera Amalfitana (il 70% del totale). In pratica, siamo in presenza di un distretto specializzato che si configura come elementotrainante rispetto al turismo straniero senza, però, alcun ponte efficace e ben strutturato con il resto della provincia.
Una grande occasione perduta, uno spreco enorme dovuto principalmente alla diversificazione dei target tra la zona a Nord e quella a Sud del capoluogo, ma anche al fatto che, a quanto pare, non si riesce ad incentivare una valida forma di dialogo e di interazione tra le varie tipologie di offerta.
L’aeroporto di Pontecagnano
Va da sé che il pieno decollo dell’aeroporto di Pontecagnano aprirà una nuova pagina del turismo in provincia di Salerno, ma la mancata piena agibilità della viabilità su gomma va assolutamente superata, ed anche in tempi compatibilmente brevi. Come detto, la spesa totale dei turisti stranieri nel 2017 è stata pari a 446 milioni di euro (per la precisione, 445,7).
Ma come si arriva a questa cifra complessiva? Mettendo insieme 33,3 milioni di euro spesi in spostamenti, 202,6 milioni per l’alloggio, 98,7 milioni per il vitto, 84,9 milioni per gli acquisti nei negozi, e 26,2 milioni per spesevarie.
I comuni che attirano più turisti
Ma quali comuni della provincia di Salerno hanno maggiormente beneficiato in termini di entrate della presenza dei turisti stranieri? In questa particolare «top ten» sul gradino più alto del podio si accomoda Positano (124,4 milioni di euro), seguita da Amalfi (106,9) e Salerno (75,8) che completano il tris.
Le altre posizioni risultano così coperte: Maiori (30), Praiano (15,6), Ravello (15,3), Centola-Palinuro (9,4), Furore (7,4), Ascea (6,7) e Minori (5,2).
Quanto spendono i turisti in ogni comune
Se scendiamo, invece, nel dettaglio della spesa media pro-capite giornaliera, il comune dove questa risulta più consistente è Ravello (182 euro), seguito da: Positano (166), Praiano (161), Amalfi (154), Maiori (125), Minori (122), Salerno (91), Castellabate (71), Centola-Palinuro (70) e Capaccio-Paestum (50).
A scorrere le sotto-categorie di spesa si evince il peso determinante dell’alloggio e, quindi, l’articolazione della graduatoria è spiegabile in base alla densità di strutture alberghiere di elevato standard nel territorio compreso tra Ravello, Positano, Praiano ed Amalfi. Come pure va evidenziata la differenza dal punto di vista della durata media del soggiorno tra le due Costiere.
Mentre a Nord si oscilla tra 3,8 giorni (Ravello) e 5,9 giorni (Maiori), a Sud si toccano le punte di 11,3 giorni (Centola-Palinuro) e di 12,8 giorni (Ascea). Questi indicatori si riferiscono ai primi dieci comuni della provincia di Salerno per spesa totale e numero di turisti stranieri.