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Case di appuntamenti a Salerno, la prostituta al protettore: “In centro si lavora di più”

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Emergono nuovi dettagli sull’inchiesta che ha portato a undici misure cautelari tra arresti domiciliari e divieti di dimora nell’ambito di un giro di prostituzione a Salerno. Armando Del Giorno e soci subivano periodicamente una flessione negli ‘affari’ quando le prostitute dovevano dividersi la stessa camera o gli organizzatori dovevano organizzarsi con separé improvvisati come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Undici arresti per prostituzione a Salerno: “In centro si lavora di più”

Il calo di clienti poteva essere legato alla zona, ma anche alla prostituta. Uno degli indagati intercettati affermava: “A Baronissi quel tipo di donna non gira”. Contattando Pasquale Ferrara, uno dei più stretti collaboratori di Armando Del Giorno, gli veniva chiesta “una sistemazione per una cara amica” che da lui non “stava lavorando bene, mentre nella zona della litoranea di Pontecagnano poteva andar bene“. Ferrara risponde spiegando che in quel periodo “era così un po’ ovunque“, consigliandogli comunque di “buttarla fuori che qualcosa arrangiava sicuro. Cento, cento“.

Gli indagati gestivano otto case di appuntamento: tre a Salerno, in via Calata San Vito, via dei Greci e piazza Pasquale Paoli; due a Pontecagnano Faiano in via Flavio Gioia e via dei Cavalleggeri; due a Lancusi di Fisciano entrambe in via del Centenario ed una a Battipaglia in via San Martino. E infine c’era il b&b sulla litoranea di Pontecagnano il cui titolare avrebbe favorito l’illecita attività mettendo a disposizione di prostitute e transessuali le camere della struttura ad un prezzo maggiorato.

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