La vicenda delle uova contaminate ritirate da un deposito di Atena Lucana, destinate alla distribuzione nel Salernitano, termina tra le lodi di tutte le autorità coinvolte ai medici dell’ ASL di Salerno, per la loro tempestività e professionalità ma si scopre, al contempo, che alcune di queste uova sono state distribuite e, fortunatamente, ritirate anche a Castel San Giorgio.
Trovate 5.760 uova contaminate al Fipronil a Castel San Giorgio. Appartenevano al lotto di oltre 50.000 uova, proveniente da Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, e giunto in un deposito, secondo quanto riporta zeroottonove, di Atena Lucana, in provincia di Salerno, il 23 agosto scorso.
Il Prof. Orlando Paciello, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Salerno: «Efficace il sistema dei controlli dei medici veterinari dell’ASL di Salerno, che hanno permesso di individuare le uova inquisite, prontamente ritirate dal commercio. Grazie alla loro tempestiva ed efficiente attività è stata garantita la sicurezza alimentare e salvaguardata la salute dei cittadini».
Una straordinaria testimonianza di efficienza ed efficacia del sistema dei controlli nella sicurezza alimentare: è quella portata a termine dal Servizio Veterinario dell’ASL di Salerno durante la vicenda dell’insetticida Fipronil nelle uova che sta interessando tutta Europa.
Brillante in tal senso l’intuizione del Dr. Giuseppe Fornino, Direttore della Struttura Complessa di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche – Unificata dell’ASL Salerno, che si è prontamente attivato per il controllo ed il ritiro di un lotto di oltre 50mila uova contaminate al Finopril, un potente insetticida dannoso se ingerito in grandi quantità, giunto lo scorso mercoledì 23 agosto dall’hinterland napoletano in un deposito di Atena Lucana.
«Con solerzia abbiamo provveduto a controllare e ritirare le uova – spiega il Dr. Giuseppe Fornino – e possiamo rassicurare la popolazione chiarendo che la situazione è sotto controllo. Il mio plauso va ai dipendenti del Servizio Veterinario dell’ASL di Salerno, che hanno operato con particolare motivazione, ed agli operatori del settore alimentare, che hanno subito recepito l’importanza della questione e si sono messi a disposizione per il ritiro delle uova dal mercato, così come è stato particolarmente disponibile ed efficiente il titolare del deposito interessato».
Nel pomeriggio di mercoledì 23 agosto Fornino è arrivato a conoscenza della non conformità, per la presenza al loro interno di Fipronil, del lotto 18/09/2017 di 51.588 uova provenienti da Sant’Anastasia, che era stato consegnato in data 21/08/2017 ad un deposito di uova di Atena Lucana. Immediatamente ha organizzato un’ispezione presso l’opificio del comune salernitano, dove i medici veterinari dell’ASL di Salerno hanno sequestrato un quantitativo di 31.788 uova e constatato che circa 20mila uova erano state ulteriormente distribuite.
Grazie alla collaborazione del titolare dell’azienda di Atena Lucana ed alla competenza dei medici veterinari è stata, inoltre, ricostruita la tracciabilità a valle delle uova contaminate e compilata la lista con tutti i destinatari, ben 38 tra pasticcerie, gelaterie, panifici, negozi alimentari siti nel Distretto Sanitario di Sala Consilina e Sapri.
La mattina seguente il Direttore Fornino ha provveduto ad informare il Direttore Generale dell’ASL di Salerno, Antonio Giordano, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, Domenico della Porta, ed il referente aziendale per le allerte alimentari con l’inserimento nel sistema informativo regionale “GISA Campania” della lista dei destinatari, per permettere ai medici veterinari di intervenire prontamente ed in modo capillare per controllare i 38 esercizi, così da evitare la commercializzazione e/o trasformazione delle uova contaminate.
Dalle ulteriori ispezioni eseguite è stato rinvenuto che alcune uova contaminate erano giunte anche in un deposito di Castel San Giorgio. Nella fattispecie il quantitativo ammontava a 5.760 uova contaminate, non ancora poste in commercio e subito bloccate dal Servizio Veterinario del Distretto di Nocera.
Sabato 26 agosto, poi, ll Ministero della Salute ha disposto il ritiro dall’allevamento centro d’imballaggio di Sant’Anastasia di altri lotti di uova commercializzati antecedentemente al 21 agosto. Sempre nella giornata di sabato scorso sono stati effettuati ulteriori controlli nel deposito di Atena Lucana: da qui è scaturita un nuova lista di distribuzione, che vede coinvolti numerosi operatori del settore alimentare, situati, oltre che nel territorio dell’ASL di Salerno, anche in regioni limitrofe quali la Basilicata e la Calabria. Tramite il sistema di allerta sono state, infine, coinvolte tutte le ASL interessate per evitare che uova e/o loro prodotti contaminati vengano consumati ed anche il distributore ha attivato le procedure per il ritiro previste dalla normativa.
«In questa vicenda – dichiara il Prof. Orlando Paciello, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Salerno – i miei colleghi hanno dimostrato, ancora una volta, grande competenza e professionalità, garantendo la sicurezza alimentare e salvaguardando la salute dei cittadini. Ma soprattutto attestando come i consumatori possano stare tranquilli quando portano sulla propria tavola un prodotto alimentare di origine animale, perché il nostro lavoro quotidiano garantisce controlli efficaci ed efficienti su tutta la filiera».