Arrivano le condanne per usura per 26 indagati legati alla famiglia Stellato di Salerno. Il giudice per l’udienza preliminare Francesco Guerra ha inflitto 12 anni in più rispetto a quelli chiesti dal pm come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Usura a Salerno, condanne per 26 indagati vicini agli Stellato
Nonostante il patteggiamento ed il rito abbreviato, alcuni indagati hanno avuto la sentenza in continuazione di altra pena. La condanna più pesante è stata inflitta all’avvocato penalista Francesco Candela, condannato a 8 anni, due mesi e 20 giorni. Secondo l’accusa, il legale sarebbe stato il “messaggero” di Donato Stellato. Inoltre, avrebbe lucrato sulla morte di un ragazzo secondo l’accusa.
Di seguito tutte le condanne:
- Raffale Delle Chiaie tre anni e 4 mesi;
- Rita Delle Chiaie, 1 anno e dieci mesi;
- Farano, due anni e due mesi;
- Figliolia, un anno e 10 mesi;
- Riccardo Galdi, un anno e quattro mesi;
- Enrico Landi, tre anni ed otto mesi;
- Valentin Sorin Herman, due anni;
- Noschese, un anno;
- Andrea Santaniello, quattro anni e due mesi;
- Scoppetta, un anno e dieci mesi;
- Giovanni Zullo, tre anni e quattro mesi;
- Antonio Adami, un anno, 11 mesi e 10 giorni;
- Aldo Alfieri, tre anni e dieci giorni;
- Michele Biancardi, tre anni e venti giorni;
- Ugo Corsini, sette anni, 11 mesi e 20 giorni;
- Matteo Fortunato, tre anni sei mesi e venti giorni;
- Orlando Guadagno, due anni nove mesi e dieci giorni;
- Antonietta Izzo, tre anni e quattro mesi;
- Francescantonio Mascia, quattro anni due mesi e venti giorni;
- Antonio Novelli, due anni quattro mesi e venti giorni;
- Angela Petringola, quattro anni quattro mesi e venti giorni;
- Marco Pezzano, due anni;
- Anna Santoriello, tre anni e quattro mesi;
- Massimo Sica, cinque anni e quattro mesi.
Le indagini
L’inchiesta è relativa alla concessione di prestiti di denaro da parte del gruppo Stellato con l’applicazione di tassi di interessi di natura usuraia. Soldi prestati a persone in difficoltà economiche, con atti intimidatori nei confronti delle vittime. Queste, in alcuni casi, per pagare il debito contratto, sono state costrette a vendere i propri beni e consegnare agli usurai.