PESCARA. C’è anche un giovane salernitano tra le 30 persone disperse a seguito della valanga che ha investito l’hotel Rigopiano di Farindola (nella foto), nel Pescarese. Si tratta del 28enne S.F., originario di Valva ma residente ad Oliveto Citra con la famiglia, per alcuni anni, prima di trasferirsi a Silvi Marina nel 2002.
A provocare la slavina, riversatasi sulla struttura alberghiera, è stata una delle violente scosse che ha interessato, ieri, l’Abruzzo. L’hotel Rigopiano si trova nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, a 1.200 metri d’altitudine: la violenza della valanga lo ha spostato di dieci metri a valle. Difficoltosi i soccorsi, con la protezione civile che ha annunciato “tanti morti, feriti e dispersi”.
Al momento, un uomo è stato estratto senza vita. Due le persone invece tratte in salvo, sopravvissute solo per un caso: si tratta di Giampiero Parete e Fabio Salzetta.
Al momento della slavina erano all’esterno della struttura e sono riusciti a ripararsi in un’auto: Salzetta è in buone condizioni, mentre Parete, in ipotermia, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Pescara.
È stato lui a dare per primo l’allarme e a chiedere aiuto. Ai medici che lo stanno assistendo ha raccontato: “Mia moglie e i miei figli sono sotto le macerie”.
Il personale e i clienti dell’albergo, circa 30 persone tra cui due bambini, sono rimasti intrappolati. I primi soccorritori sono arrivati sul posto alle 4.40, dopo avere percorso diversi chilometri sugli sci. Un gruppo di Vigili si è calato con l’elicottero sul posto.
Fonte: stile tv