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Vallo della Lucania, abusi sessuali sulla figlia, madre e patrigno in cella

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Immagine di repertorio

Arrivata la condanna definitiva per la madre e il patrigno della giovane della frazione Massa, che due anni fa denunciò l’uomo per abusi. La Cassazione ha confermato la sentenza di primo e secondo grado, aprendo per la coppia le porte del carcere

Abusi sessuali sulla figlia, madre e patrigno in cella

Dopo una lunga battaglia legale, è giunta la condanna definitiva per la madre e il patrigno della giovane residente nella frazione di Massa, che due anni fa aveva denunciato l’uomo per abusi. La Cassazione ha confermato le sentenze di primo e secondo grado, portando la coppia a dover affrontare il carcere. Fino a ora ai domiciliari, l’uomo e la donna sono stati portati via per scontare una pena di 14 anni di detenzione. Le indagini, condotte dalla compagnia dei Carabinieri di Vallo, avevano rivelato un quadro agghiacciante di abusi e omissioni all’interno della famiglia, scatenando un forte sgomento nella comunità cilentana.

Secondo quanto emerso, il patrigno avrebbe abusato della ragazza in un casolare isolato alla periferia di Vallo, successivamente sequestrato dai carabinieri. La madre è stata condannata per complicità, poiché non aveva impedito le azioni del convivente nei confronti della figlia e non era intervenuta per fermare gli abusi.

L’uomo, originario di Massa e di poco più di quarant’anni, era inizialmente stato rinchiuso nel carcere di Vallo; la compagna, di origine straniera, era stata invece portata nel carcere di Fuorni. Dopo la denuncia, entrambi erano stati posti ai domiciliari, ma ora, con la sentenza definitiva, è arrivato il momento di tornare in carcere per scontare l’intera pena. La coppia ha altre cinque figlie.

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