A chi non è mai capitato di incontrarli per strada, di utilizzare strade laterali per sfuggire alla loro attenzione, di essere importunati fino allo sfinimento? Sono i famigerati venditori di calzini. Sono ovunque nelle nostre città. In ogni zona di passaggio, ad ogni condizione climatica, dietro qualsiasi angolo è possibile trovarli.
Vendono calzini, di qualsiasi genere. Sempre con un borsone in spalla e la tradizionale arte verbale del marketing di strada. Ma chi sono realmente i venditori di calzini?
I venditori di calzini
I venditori di calzini, ovviamente, vendono calzini. Sono uomini, spesso giovani, componenti di un vero e proprio esercito di negozianti di strada. Vestiti in modo approssimativo, non molto curati, i venditori di calzini rappresentano l’invadenza fatta persona, l’irruzione nella nostra serenità quotidiana.
Con metodi affabili e gentili, ma anche in modo meno simpatico, i venditori di calzini le provano tutte pur di vendere qualche pezzo. Dalla necessità di lavorare, alla moglie a casa con i figli, fino al classico “almeno non vado a rubare“, provano a vendere in qualsiasi modo.
Come lavora un venditore di calzini?
Il metodo di lavoro di un venditore di calzini è sempre lo stesso. Si posizionano solitamente in luoghi di forte transito, come nei pressi di un parcheggio, di un bar, di una banca. Individuata la preda, partono all’attacco come un leone che insegue la sua gazzella. Ma qui non si tratta di un inseguimento. Piuttosto, è un pedinamento. Il venditore di calzini si avvicina affabile alla preda e prova ad impietosirla.
“Dammi una mano”.
“Tu sei giovane, cerca di capirmi, ho bisogno”.
“Ho moglie e figli a casa, non ho soldi. Aiutami”.
“Faccio questo per non andare a rubare”.
Ma c’è una frase che viene sempre utilizzata: “Offrimi un caffè”. Un modo per farsi dare qualche spicciolo, come un parcheggiatore abusivo o un mendicante fuori un supermercato.
Il venditore di calzini non nomina mai la sua merce: i calzini. Non parla della loro qualità, dell’origine, della tipologia di prodotto, dei colori. Si sa che vende calzini perché ne ha in mano almeno quattro o cinque paia. Semmai prova a risultare simpatico, elenca i suoi bisogni, prova a destare tenerezza.
Tutto, pur di farsi dare qualcosa.
E se la preda non abbocca? Se l’acquirente si rifiuta di acquistare? A quel punto, sparisce l’affabilità, svanisce ogni gentilezza. Il venditore di calzini borbotta, a volte bestemmia, spesso si rivolge (in maniera diretta o voltando le spalle) con parole sgarbate.
Venditori di calzini e camorra?
Quanti hanno pensato ai venditori di calzini come un prodotto della camorra? Tante volte abbiamo sentito parlare di loro come di figure che in realtà spacciano droga o si appostano per seguire qualcuno da controllare o rapinare. In tanti pensano che i venditori di calzini, in realtà, abbiamo rapporti con la malavita.
Una sorta di capillare controllo del territorio o di piazze di spaccio, secondo la credenza popolare. Ovviamente si tratta di dietrologia, di retropensiero, di ipotesi non confermate. Magari si tratta davvero di venditori di calzini.
Vendono calzini per comprare droga?
C’è anche chi pensa che, in realtà, si tratti di tossicodipendenti in cerca di soldi per comprare droga. Ma, visto il costo della merce, è difficile che si riesca a soddisfare certi bisogni vendendo calzini per strada.
Resta ovviamente un dubbio: visto che l’impiego sicuramente non frutta buoni affari e che sono davvero poche le persone disposte ad acquistare calzini in strada da un ambulante, come guadagnano davvero i venditori di calzini? A questa domanda non sappiamo ancora rispondere…