Il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, in occasione della manifestazione Human Factor a Caserta, ha apertamente negato il proprio appoggio per le regionali al Pd di De Luca.

De Luca, no tu no

Vendola infatti ha escluso che “Sel possa convergere sulla candidatura di Vincenzo De Luca” in Campania. Solo se De Luca si facesse da parte, per Sel si potrebbero “riaprire le danze” e ci sarebbe allora occasione per un confronto con il Pd in Campania, in vista delle regionali.

Intanto Vendola ha assicurato che Sel lavora per una “candidatura alternativa“. «Vorremmo contribuire ad arrestare la deriva del centrosinistra – ha spiegato – vorremmo ostinatamente tentare e ritentare la strada della ricostruzione del profilo e della proposta politico-culturale di un centrosinistra realmente alternativo a tutto ciò che di negativo abbiamo visto nelle dinamiche di potere».

Cos’ha De Luca che non va?

Il giudizio su De Luca, spiega ancora Vendola, non “è personale”, ma certo due cose non piacerebbero alla sinistra: il flirt con esponenti del centro-destra a cui De Luca è avvezzo e che non ha mai disdegnato pur di vincere, e naturalmente la questione, sempre aperta, della effettiva candidabilità di De Luca che probabilmente, in virtù della cosiddetta legge Severino, se anche fosse eletto, poi verrebbe dichiarato incompatibile.

Critica l’analisi di Vendola circa il falso “nuovo” e tutte le “svolte” che, come ad ogni tornata elettorale, anche questa volta i politici sbandierano: «Un po’ ovunque sotto l’usbergo delle liste civiche rischia di catalizzarsi il ceto dei traghettatori, le seconde e terze fila dei vecchi ras della politica, dei cosentiniani». E questo, per il leader di Sel, “abolisce la speranza concreta del cambiamento e la credibilità di una coalizione che è chiamata non a vincere per vincere ma a vincere per trasformare la regione, per renderla una casa di vetro, ente di programmazione utile alla soluzione dei problemi”