SALERNO. Forse non sarà un vertice risolutivo, ma la convocazione degli attori della vertenza Cedisa-La Quiete in Prefettura è un passo in avanti notevole. Il prefetto vicario di Salerno, Giovanni Cirillo, ha chiamato tutti per domani, alle 11, per cercare una soluzione e dare respiro ai lavoratori di “Ce.Di.Sa.” e “La Quiete”, che non ricevono lo stipendio, rispettivamente, da quattordici ed undici mesi.
Per il segretario della Cisl salernitana, Matteo Buono, quello del prefetto vicario è un gesto da «apprezzare ed evidenziare. La determinazione a far sì che si trovi una risposta alla disperazione di oltre cento lavoratori e delle loro famiglie ci fa sperare per il meglio e rivaluta il ruolo dell’Ufficio Territoriale di Governo che spesso si limita solo ed esclusivamente a registrare un malessere», sottolinea il segretario cislino.
Al tavolo prefettizio, oltre alle organizzazioni sindacali e alla proprietà di “Ce.Di.Sa.” e “La Quiete”, sono stati convocati la struttura commissariale del settore sanitario della Regione, l’Asl, i Comuni di Salerno e Pellezzano, le direzioni provinciali dell’Inps, Agenzia delle Entrate, Vigili del Fuoco ed Equitalia. Alla viglia dell’incontro, il segretario della funzione pubblica della Cisl, Pietro Antonacchio non è molto ottimista: «è paradossale che ai lavoratori non vengano pagati gli stipendi da così tanto tempo e che grazie al loro lavoro siano maturati da parte della proprietà rimesse dall’Asl Sa pari ad un milioneottocentomila euro, fermi nelle casse dell’azienda per i pignoramenti da parte dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate».
L’obiettivo del sindacato è strappare, nel vertice di domani in Prefettura, «la possibilità di un pagamento diretto ai lavoratori delle somme ferme presso l’Asl. Poi, è necessario che si faccia chiarezza sulla solvibilità della proprietà e sulla sua capacità imprenditoriale».
(Fonte: LiraTv)