Il Patto Territoriale dice sì al Distretto Industriale Nocera Gragnano e lascia il Castello Fienga per trovare nuova collocazione a Palazzo Marciani di Roccapiemonte. Alla base dell’integrazione c’è un’ottica di risparmio ma anche la volontà di allinearsi ai principi ispiratori della politica regionale 2014/2020 e dell’integrazione tra strumenti, enti e politiche territoriali. Ma non solo.
L’operazione potrebbe rappresentare l’ancora di salvataggio per il Patto e per i suoi dipendenti. La presenza di due strumenti di concertazione, inoltre, potrebbe condizionare positivamente il Comune rocchese, proprietario di palazzo Marciano, a concedere una proroga al comodato d’uso concesso al Distretto che starebbe per cadere. Obiettivo del matrimonio sarà ufficialmente quello di promuovere la competitività del sistema produttivo locale. «Al fine di meglio garantire la sinergia e lo scambio tra i due enti – si legge nella nota ufficiale – gli uffici della Patto dell’Agro S.p.A. saranno trasferiti presso la sede del Distretto Industriale a Casali di Roccapiemonte». Questo consentirà al Comune di Nocera Inferiore di avere campo libero per realizzare un ambizioso progetto, ossia quello della gestione totale del castello. Nella nota si pone l’accento sul fatto che «l’integrazione tra i due strumenti permetterà non solo il proseguimento delle attività del Distretto, ma anche la realizzazione di tutte le attività propedeutiche alla costituzione del Distretto ai sensi della Legge Regionale n.20 dell’8 agosto 2014, oltre a verificare l’ipotesi di costituire un unico Distretto Agro Alimentare Interregionale per il Sud Italia». Allo scopo di approfondire tali tematiche, è stato organizzato un primo evento che si terrà il giorno lunedì, con inizio alle 19, presso la sede del Distretto a cui farà seguito una festa promossa dalla condotta Slow Food dell’Agro.