Nel Vallo di Diano, i cantieri interminabili dei viadotti Massavetere e Caiazzano stanno causando frustrazione tra residenti e imprese locali.
Viadotti chiusi e cantieri lumaca nel Vallo di Diano
Nel Vallo di Diano è ormai esasperazione per i cantieri infiniti che interessano alcuni dei viadotti strategici della zona. Due in particolare – uno a nord e uno a sud – rappresentano autentiche spine nel fianco per residenti e imprese locali: il viadotto Massavetere lungo la Statale 19 tra Caggiano e Auletta e il ponte Caiazzano, che collega Sassano e Padula. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino.
Il caso Massavetere
Per il ponte Massavetere, la chiusura al traffico, inizialmente prevista fino a febbraio, è stata ulteriormente prorogata al 28 marzo, a causa di imprevisti tecnici e delle difficili condizioni meteo delle ultime settimane. L’impresa incaricata sta cercando di recuperare il ritardo accumulato, per garantire la riapertura entro la nuova scadenza.
Dopo la riapertura, prevista a ridosso di Pasqua, il traffico sarà comunque regolato a senso unico alternato per consentire il completamento degli interventi, come la sistemazione dei giunti di dilatazione e il rifacimento della pavimentazione. Anas ha assicurato che queste operazioni non comporteranno ulteriori chiusure totali della strada.
Viabilità alternativa
Fino al completamento dei lavori, restano attivi i percorsi alternativi: veicoli sotto i 10 metri: deviazione lungo la Statale 19 delle Calabrie e la Regionale 94A. Mezzi pesanti: obbligo di transito sull’autostrada A2 del Mediterraneo.
L’intervento sul Massavetere fa parte di un più ampio programma di manutenzione che include anche i ponti Ficarola e Calabri, con un investimento complessivo di circa 11 milioni di euro.
Ponte Caiazzano: cantiere fermo da oltre tre anni
Non va meglio sul versante sud, dove il ponte Caiazzano, infrastruttura fondamentale tra Sassano e Padula, è chiuso ormai da oltre tre anni. I lavori, affidati a Consac, sono rimasti bloccati a lungo a causa di ritardi burocratici e tecnici. Solo di recente, grazie alle pressioni istituzionali da parte del presidente della Comunità Montana, Vittorio Esposito, e del presidente facente funzioni della Provincia di Salerno, Giovanni Guzzo, si è riusciti a sbloccare il cantiere.
A fare il punto è stato il consigliere provinciale Giuseppe Del Sorbo: «Sono tornato per un nuovo sopralluogo sul cantiere del ponte sul Tanagro. Ho presentato due interrogazioni formali e richieste di accesso agli atti per fare luce su questa vicenda, che si trascina da troppo tempo. Ora, finalmente, i lavori sono ripresi e la Provincia mi ha confermato che il ponte sarà completato entro l’estate 2025».
Cittadini esasperati e danni economici
La lunga chiusura di queste infrastrutture ha causato disagi pesantissimi per i residenti e danni economici rilevanti alle attività commerciali e produttive del territorio, costrette a fare i conti con deviazioni chilometriche e tempi di percorrenza dilatati.
I cittadini chiedono con forza che i lavori vengano completati senza ulteriori rinvii e sollecitano maggiore programmazione, per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro. «È ora di voltare pagina – concludono i residenti – Non si può vivere costantemente in balia di cantieri eterni e promesse non mantenute».