Caso Alfieri, il lungo intervento del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca alla Festa dell’Unità del Pd del Sannio: “Sciacallaggio su di lui, fate lavorare i magistrati”. Sul terzo mandato ha detto: “Il destino della Campania si decide qui, non a Roma”.
Caso Alfieri, Vincenzo De Luca: “Fate lavorare i magistrati”
“Sapete che in questi momenti, siccome c’è un problema giudiziario per il sindaco di Agropoli, qualcuno pensa di fare sciacallaggio. Miserabili, fate lavorare i magistrati. Fate le persone civili e ricordatevi sempre che dietro un indagato c’è una famiglia e ci sono dei figli”. Vincenzo De Luca rompe il silenzio sull’inchiesta che ha portato all’arresto di Franco Alfieri alla festa dell’Unità del Pd del Sannio, a Foiano di Val Fortore, in provincia di Benevento. Allo stesso tempo però, il governatore ha avuto un lapsus in quanto Alfieri era, fino a prima della sospensione, sindaco di Capaccio Paestum e non di Agropoli.
Sulle indagini, nel corso di un lungo intervento, il governatore ha detto solo poche parole poi è tornato sulla sua ricandidature per il terzo mandato: “La vita del Pd della Campania si decide qui, non a Roma. Schlein si era proposta come il cambiamento ma in due anni non è cambiato nulla, non si valorizza il merito ma i maggiordomi dei capicorrente”. “Il Pd – ha detto il governatore della Campania – è un partito totalmente anomalo, che non può esistere in natura. Per il 90% abbiamo un gruppo dirigente che non ha nessun legame con il territorio, non ha il voto neanche della madre e si consente il lusso di attaccare il presidente di Regione più votato in Italia”.