Cronaca

Salmonella dai rubinetti in provincia di Belluno: arrivano le autobotti

Allarme salmonella ad Arsiè dove sono state riscontrate tracce di contaminazione nell'acqua e casi di dissenteria tra la popolazione

Diversi casi di dissenteria e tracce di salmonella nell’acqua di rubinetto della provincia di Belluno. Accade ad Arsiè, al confine tra Veneto e Trentino, dove sono in corso indagini per stabilire se ci sia una correlazione tra i due episodi. Intanto è stato vietato l’uso dell’acqua corrente: non si può bere né usare per cucinare.

Salmonella ad Arsiè, in provincia di Belluno: i controlli del Bim Gsp

Nel corso di controlli periodici sulla qualità dell’acqua condotti dal Bim Gsp, che gestisce gli acquedotti, sarebbero state riscontrate tracce di salmonella. Il problema riguarda l’acquedotto che serve tutta la zona del capoluogo arsedese fino al civico 10 di via Cima Campo e la zona industriale. La parte del territorio comunale di Arsiè dove vive la maggior parte dei circa 2.300 residenti nel comune. Di qui l’ordinanza del sindaco con il divieto di usare l’acqua per scopi alimentari. Già mentre veniva diffuso il divieto i tecnici di Gsp erano comunque al lavoro per una massiccia clorazione dell’acquedotto.

Arsiè, inviate le autobotti

La notizia fa il paio con alcuni casi di dissenteria riscontrati tra la popolazione, ma non è chiaro se le due cose siano correlate o se si tratti di una coincidenza dovuta a una normale influenza intestinale. Intanto, già da ieri 19 aprile, la popolazione si rifornisce dalle autobotti. Le indagini sui campioni di acqua verranno ripetute nelle prossime ore. Se il dato verrà confermato si dovrà procedere a svuotare tutte le vasche e disinfettarle. L’acqua in tal caso tornerà solo tra una settimana.

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