Salta l’accordo sul grano tra Russia e Ucraina, ora c’è il rischio di una nuova crisi alimentare: cosa succederà. L’intesa aveva permesso di esportare più di 9 milioni di tonnellate di cereali in tre mesi. Adesso le forniture sono a rischio e sia Mosca che l’Europa stanno cercando strade alternative.
Salta l’accordo sul grano tra Russia e Ucraina
Il ritiro della Russia dall’accordo sul grano con l’Ucraina, può diventare ancora più un problema. Questo potrebbe portare ad una nuova crisi alimentare che sta già prendendo forma con l’aumento dei prezzi del cereale nei mercati di tutto il mondo.
Finora l’intesa raggiunta grazie alla mediazione delle Nazioni Unite a luglio, e che sarebbe comunque scaduta il prossimo 19 novembre, aveva permesso a Kiev di trasportare più di nove milioni di tonnellate di cereali e semi da olio, mentre a Mosca era stato permesso di esportare cibo e fertilizzanti, contribuendo a far scendere i prezzi dei prodotti alimentari del 15% rispetto al picco di marzo, dopo che la guerra aveva reso il percorso insidioso.
La decisione
Ora arriva la decisione che mette in crisi le forniture a livello mondiale: “La Russia usa di nuovo il cibo come arma. Questo atto costituisce un’ulteriore minaccia per la sicurezza alimentare globale”, ha accusato il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski.
Biden ha definito la mossa “puramente oltraggiosa” e il Segretario di Stato Antony Blinken ha accusato Mosca di usare il cibo come arma.
La dichiarazione degli Stati
La Turchia si è invece detta “risoluta a continuare i suoi sforzi” e a difendere l’accordo per l’esportazione del grano ucraino “nonostante l’esitazione russa”, ha assicurato il presidente Recep Tayyip Erdogan. La Francia è al lavoro per cercare strade alternative per le esportazioni. Se il mare non è più sicuro, allora si pensa di passare da terra, anche se questo potrebbe complicare le cose e allungare i tempi di consegna.
Lo stop alle esportazioni è un problema anche per la Russia, che rischia di farsi dei nuovi nemici o di perdere importanti alleati, soprattutto in Medio Oriente e in Africa, dove da tempo Mosca sta portando avanti una offensiva geopolitica per aumentare la sua influenza. Senza le esportazioni di grano ucraine c’è il rischio di carenze alimentari.