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Guerra in Ucraina, Salvini sull’espulsione dei diplomatici russi: “Serve dialogo, non bombe”

Guerra in Ucraina, Salvini sull’espulsione dei diplomatici russi ha dichiarato che serve dialogo, non bombe. Il leader del Carroccio si è mostrato scettico sulla decisione assunta dal Governo.

L’espulsione dei diplomatici russi

In quanto “persone non gradite” il Governo italiano, per tramite del ministero degli Affari esteri, ha notificato all’ambasciatore russo in Italia l’espulsione per 30 diplomatici russi. La decisione è stata assunta dopo che altri Paesi Ue hanno stabilito ciò in seguito ai crimini commessi dalle truppe russe in Bucha, Ucraina.

La posizione di Salvini

Sento tante persone che parlano di guerra come se fosse normale. Io ci vado sempre molto prudente. Anche oggi l’Italia ha deciso di espellere 30 diplomatici russi: non entro nel merito di analisi geopolitiche. È chiaro che qua c’è un aggressore e un aggredito, però da che mondo e mondo le guerre non le vinci coi carri armati e con le bombe, le chiudi con la diplomazia, col dialogo, buonsenso, col ragionamento, col confronto” ha dichiarato Matteo Salvini ai microfoni della web radio dell’Unione italiana ciechi.

L’attacco del Pd alle parole di Salvini

La Lega contesta una decisione presa dal governo e condivisa con gli alleati che ha l’obiettivo di tutelare la sicurezza nazionale. Ieri non una parola sull’eccidio di Bucha, oggi una presa di distanza dalle scelte dell’esecutivo sui diplomatici russi. Sorprendente” ha affermato la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi.

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