Il ministro Matteo Salvini ritorna sulla questione legata alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato intervistato da Bruno Vespa all’assemblea si Alis. Il ministro ha ribadito l’importanza delle strutture che, come il Mose, posso tutelare e aiutare gli italiani.
Salvini: priorità per il ponte sullo Stretto
Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervistato da Bruno Vespa all’assemblea di Alis, ha dichiarato che “Il grande problema dell’Italia sono i signori del no“.
“Mi propongo di abbattere il muro dei signori del no“, ha sottolineato il ministro.
Iniziare i lavori entro due anni
Salvini si auspica che il ponte sullo Stretto parta entro il 2025. “Mi piacerebbe che i primi scavi partissero da qui a due anni“, dichiara dicendo di aver fatto “in questi giorni una decina di riunioni tecnico operative“.
“Fare il ponte significa dare lavoro vero e non bonus o redditi di cittadinanza – ha continuato Salvini – tutte le regioni sono d’accordo e vado a Bruxelles a chiedere un cofinanziamento. Vorrei che i primi scavi partissero tra due anni. Possibile si concludano tra cinque anni? No, ma avvieremo i lavori. E voglio dire che non è un regalo agli imprenditori, ma agli italiani e ai nostri figli. Costasse quello che costa, io vado avanti. Adesso qualcuno ha detto che il Ponte potrebbe causare problemi agli uccelli che ci andrebbero a sbattere, ma gli uccelli non sono scemi, voleranno evitandolo”.