Matteo Salvini torna a parlare del reddito di cittadinanza. “Abbiamo coordinato sindaci, governatori, Parlamento europeo, Camera, Senato su tutte le prossime scadenze: riforma fiscale, riforma della giustizia, abbiamo fatto il punto sui referendum. Abbiamo fatto il punto sulle elezioni amministrative, perché puntiamo a vincere in tante città dove ora siamo all’opposizione” ha spiegato il leader della Lega.
Matteo Salvini contro il Reddito di Cittadinanza
Il leader della Lega risponde anche alle domande dei cronisti presenti sul reddito di cittadinanza: “Quando si comincerà a discutere della legge di Bilancio a mia prima firma in Senato si chiederà di rivederlo o cancellarlo, faremo entrambe le proposte – annuncia Salvini – Non è un attacco a qualcuno, ma sono dieci miliardi di euro che dovevano creare lavoro e non lo fanno, anzi creano lavoro nero e disoccupazione“. Poi ammette: “L’abbiamo approvato anche noi, ma alla prova dei fatti ci siamo resi conto che non funziona. Tutelare le poche persone che non possono lavorare è sacrosanto, ma milioni di assegni staccati ogni mese da 600 o 700 euro che disincentivano e diseducano al lavoro non possono essere uno strumento dell’Italia dei prossimi anni“.
Rdc va modificato
Salvini è convinto di trovare l’appoggio politico per modificare il reddito di cittadinanza: “Io credo che ci sia un’ampia maggioranza parlamentare, esclusi i 5 Stelle, disponibile a reinvestire quei soldi in lavoro vero, dandoli alle imprese che assumono e dandoli a chi ricomincia a lavorare“. Secondo il segretario leghista “in troppi casi dare il reddito di cittadinanza vuol dire premiare i furbetti, premiare quelli che non hanno voglia di fare nulla“. E ancora: “Alla prova dei fatti si è rivelato un fallimento. Un conto è sostegno alla povertà, un conto è pagare centinaia di migliaia di assegni a gente che non fa nulla dalla mattina alla sera. Io sono convinto che quei 700 euro dati a un imprenditore che assume una persona abbiano un senso, dare 700 euro a qualcuno che invece con quei soldi non ha voglia di far nulla non ha senso“.