Picchia la fidanzatina a San Cipriano Picentino: il 16enne egiziano, finito nel carcere di Nisida giovedì scorso, ha scelto di non rispondere alle domande del gip durante l’interrogatorio. Il giovanissimo è accusato di i atti persecutori, lesioni personali aggravate ed estorsione. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
San Cipriano Picentino, picchia la fidanzatina: sceglie il silenzio
Il 16enne egiziano, portato giovedì scorso all’Ipm di Nisida, a Napoli, ha esercitato il diritto di non rispondere alle domande durante l’interrogatorio. È accusato provvisoriamente di atti persecutori, lesioni personali aggravate ed estorsione nei confronti di una coetanea del luogo. Il ragazzo, privo di genitori in Italia e residente in un centro d’accoglienza, si è presentato davanti al gip del Tribunale per i minorenni, Giuseppina Alfinito, accompagnato dal suo avvocato d’ufficio, Clotilde Supino.
La misura cautelare adottata giovedì scorso è stata richiesta da Antonella Ciccarella, pubblico ministero della Procura minorile, che ha delegato le indagini ai carabinieri della Stazione di San Cipriano Picentino, sotto la guida del maresciallo Agostino Fortunato e coordinati dalla Compagnia di Salerno, diretta dal maggiore Antonio Corvino. Il giovane nordafricano aveva intrapreso una relazione sentimentale con una coetanea di San Cipriano Picentino. Dalle ricostruzioni, è emerso che la coppia non si influenzava positivamente e, insieme, faceva uso di droghe leggere.