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San Giorgio a Cremano, incendiata la moto del sindaco: “Omofobia o ricatto”

La moto del sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, è stata incendiata: dietro ai possibili motivi, si pensa a un caso di omofobia o ricatto.

Paura per il primo cittadino

L’auto del sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, è stata incendiata insieme a due moto. È successo l’altra notte in un parco privato sito nella zona residenziale del comune. Dietro a tale gesto potrebbero essere già delle interpretazioni, una delle quali porta all’omofobia: Zinno infatti è il primo sindaco a usufruire della legge sulle unioni civili. Non è un caso che mesi fa ricevette una lettere minatoria a tal riguardo.

Il raid

Tutto è accaduto nella notte tra giovedì e venerdì, quando qualcuno ha cosparso di benzina il motociclo del sindaco, dando vita a un rogo che coinvolte ben 7 veicoli e costrinse e forze dell’ordine a intervenire insieme ai vigili del fuoco per domare le fiamme e rasserenare i residenti della zona, i quali avevano notato l’incendio provenire dal parco privato.

La lettera minatoria

La pista dell’omofobia o di un possibile ricatto è stata pensate nel momento in cui gli investigatori hanno riportato alla mente il caso di una lettera minatoria che Zinno ricevette alla vigilia del Gay Pride nello scorso mese di giugno. In realtà, un collegamento vero e proprio tra i due episodi non è ancora fattibile ma si indaga a tuttotondo per fare chiarezza sulla situazione.

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