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Santo del giorno 10 gennaio: oggi si venera San Gregorio di Nissa

San Gregorio di Nissa (noto anche come San Gregorio Nisseno) nato a Cesarea in Cappadocia nel 335 e morto a Nissa il 395 (circa), è stato un vescovo e teologo greco antico; venerato dalle Chiese cristiane, è uno dei Padri cappadoci. La Chiesa cattolica lo riconosce come Padre della Chiesa. La sua ricorrenza ricade in data 10 gennaio.

San Gregorio di Nissa, uno dei Padri cappadoci

Fu istruito dal fratello, San Basilio Magno, che gli diede una formazione religiosa. Per un’improvvisa crisi spirituale, Gregorio decise di passare allo studio della retorica e di non consacrarsi. Successivamente si fece monaco nel monastero di Basilio.

Nel 371 divenne vescovo della città di Nissa (da cui prese l’epiteto di “Nisseno”). Avversario degli ariani, fu vittima delle persecuzioni dell’imperatore ariano Valente e dovette lasciare Nissa nel 376. Ritornatovi nel 379, divenne massimo difensore dell’ortodossia cattolica a sostegno dell’imperatore Teodosio I, che lo proclamò «difensore della fede».

Opere

Gregorio Nisseno, pur essendo il più giovane dei “Padri Cappadoci“, è quello che più coerentemente ed organicamente opera un’assimilazione filosofica della letteratura pagana alla fede cristiana, improntando le sue opere all’affermazione del valore paideutico che la letteratura classica ha per instradare l’anima alla virtù.

Se è un merito questo suo atteggiamento “classicistico”, gli manca però una robusta personalità che, come per Basilio e Gregorio Nazianzeno, sostenga la speculazione teologica.

Il Nisseno è di certo un ottimo dialettico e speculatore e riprende in maniera organica e sistematica la dottrina trinitaria e teologica di Origene, innestandola sul tronco neoplatonico, ma non ha una capacità di trascinare il lettore, nonostante numerosi artifici retorici.



 

 

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