Sanremo 2020: tra note stonate e note troppo simili, la prima serata del Festival sta riservando poche sorprese fino a questo momento.
Sanremo 2020: la prima serata del Festival
Achille Lauro ha appena fatto il suo ingresso sul palco del Festival vestito come un prete di Dolce & Gabbana, con sotto una tutina di paillettes dorata, simile ad un costume di inizio 900 in versione Saturday night fever. La melodia simile a L’aiuola di Gianluca Grignani.
Plagi e vaghi ricordi
Così come la canzone di Tecla era uguale, nella melodia, ad Un senso di Vasco Rossi. Le similitudini tra le canzoni di questa prima serata, e molti grandi successi del passato sono evidenti a tutti.
Le conduttrici
Splendide le due co conduttrici, Diletta Leotta, in un abuto principesco giallo, e Jula Jebreal, in un lungo abito tempestati di cristalli.
Standing ovation
Rita Pavone energica più che mai: ovazione del pubblico più che meritata per lei, che a 75 anni tiene il palco meglio di tanti giovani aspiranti artisti.
Fiorello
Unico guizzo, fin ora, l’ingresso di Fiorello, che ha presentato il conduttore vestito da prete, con la tonaca di Don Matteo addosso. Mattatore vero, come sempre, il jolly del Festival, il battitore libero che non è legato ai rigidi dettami della rete ammiraglia, e che può governare le sorti di una manifestazione impomatata senza dover rendere conto ai benpensanti.
Note stonate
Ma domani sera i fonici dell’Ariston dovrebbero curare meglio il volume del suono, perchè molti cantanti, per sovrastare la musica sono stati costretti a stonare, in maniera clamorosa.