Marco Mengoni sul palco di Sanremo 2022, con l’attore Filippo Scotti, protagonista dell’ultimo film di Paolo Sorrentino, ha fatto un discorso, per citare alcuni articoli della Costituzione italiana in un discorso di sensibilizzazione contro gli haters che infestano i social network. Ecco cosa ha detto.
Sanremo 2022: il discorso di Mengoni e Filippo Scotti
Marco Mengoni torna a solcare il palco del Festival di Sanremo come ospite speciale della serata finale. Il cantante, che manca all’Ariston da 7 anni, è uno dei grandi nomi della musica italiana che Amadeus è riuscito a portare in questa edizione. L’ultima volta che Mengoni aveva calcato il palco dell’Ariston era stato nel 2014, in qualità di ospite, esattamente a un anno di distanza dalla sua vittoria con L’Essenziale.
Cosa hanno detto Mengoni e Scotti a Sanremo
Proprio da quella canzone è ripartito, sul palco insieme all’attore Filippo Scotti, conosciuto per il suo ruolo di protagonista nell’ultimo film di Paolo Sorrentino, “È stata la mano di Dio”. Tra loro un dialogo legato a L’Essenziale, una delle due canzoni proposte. L’altra è Mi fiderò, in coppia con Madame nel suo ultimo disco “Materia (Terra)”. Un dialogo a due in cui si parla di gentilezza e verità, un climax che porta alla poesia letta da Filippo Scotti, citando i versi di Franco Arminio. La scenografia è ispirata al kabuki, una delle principali forme drammatiche giapponese.
Il discorso contro gli haters
Durante l’intervento della serata, scritto da Mengoni con Filippo Scotti e Luca Bottura, hanno citato alcuni passaggi della Costituzione, in particolare l’articolo 21 e l’articolo 3, ma Mengoni precisa: “Non entro nella politica ma nell’essere umano ed essere gentili e ricordarsi che dall’altra parte c’è una persona che può vivere momenti brutti. Vedo tanta libertà e non vedo il limite che ci mettiamo alla libertà di parola”.
Il ritorno di Marco Mengoni a Sanremo
Mengoni, parlando della sua presenza all’Ariston, ha descritto il suo stato emotivo così: “Sono arrivato a fare le prove in subbuglio, emotivamente labile, mi sono tornate in mente cos’è che non mi sono goduto perché non ero maturo, fermo, controllato. Oggi mi è rivenuto in mente tutto, le emozioni che non ho potuto vivere”.
Quando Mengoni ha vinto Sanremo era giovanissimo: “C’era tanta agitazione, avevo 23 anni e averlo vissuto è servito molto, erano giornate frenetiche, non mi sentivo in grado e all’altezza, mentre oggi conosco i miei limiti e mi sono detto ‘te lo godi’”.