Musica, Sanremo 2023

Sanremo 2023, Grignani e Arisa: Destinazione Paradiso

Sanremo 2023, Grignani e Arisa: Destinazione Paradiso, il testo e il significato. Per la serata delle cover, i due , hanno scelto proprio un noto brano da riportare sul palco dell’Ariston, venerdì 10 febbraio.

Sanremo 2023, Grignani e Arisa: Destinazione Paradiso

Hanno scelto uno dei brani migliori, Destinazione Paradiso, per la serata delle cover di Sanremo 2023, che vedremo in onda su Rai 1, venerdì 10 febbraio 2023.

Destinazione Paradiso, testo

Un viaggio a senso solo
Senza ritorno se non in volo
Senza fermate ne confini
Solo orizzonti, neanche troppo lontani
In questo girotondo d’anime
Chi si volta è perso e resta qua
Lo so per certo amico

Mi son voltato anch’io
E per raggiungerti ho dovuto correre
Ma più mi guardo in giro e vedo che
C’è un mondo che va avanti anche se
Se tu non ci sei più
Se tu non ci sei più
E dimmi perché
In questo girotondo d’anime non c’è
Un posto per scrollarsi via di dosso

Quello che c’è stato detto e
Quello che oramai si sa
E allora sai che c’è
C’è, che c’è
C’è che prendo un treno che va
A paradiso città
E vi saluto a tutti e salto su
Prendo il treno e non ci penso più
Un viaggio ha senso solo
Senza ritorno se non in volo

Senza fermate nè confini
Solo orizzonti neanche troppo lontani
Io mi prenderò il mio posto
E tu seduta lì al mio fianco
Mi dirai destinazione paradiso
Un viaggio a senso solo

Senza ritorno se non in volo
Senza fermate ne confini
Solo orizzonti, neanche troppo lontani
Io mi prenderò il mio posto
E tu seduta lì al mio fianco
Mi dirai destinazione paradiso
C’è, che c’è

C’è che prendo un treno che va
A paradiso città
Io mi prenderò il mio posto
E tu seduta lì al mio fianco
Mi dirai destinazione paradiso
Paradiso città

Il significato della canzone

Il significato del brano è letto come una metafora di un viaggio a senso uno, visto come suicidio, su un treno che conduce proprio alla destinazione Paradiso, la morte. Si legge un chiaro senso di smarrimento, in un mondo frenetico nel quale non ci si riconosce. Poi si vede un girotondo d’anime che provoca il desiderio di scrollarsi via tutto e abbandonarsi.