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Sanremo 2025, le pagelle e look della quarta serata: i voti a cantanti e canzoni

sanremo 2025 pagelle look quarta serata
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Martedì 11 febbraio è partito il 75esimo Festival di Sanremo, condotto da Carlo Conti, che ne è anche il direttore artistico. Una serata in cui Miriam Leone, Katia Follesa ed Elettra Lamborghini hanno svolto il ruolo di co-conduttrice. Durante la terza serata si sono esibiti i restanti 14 Big in gara, con la prima classifica decisa dai voti della Sala Stampa, TV e Web. Ecco le pagelle della quarta serata, con i voti a cantanti e canzoni.

Sanremo 2025: pagelle e voti a cantanti e canzoni della quarta serata

Carlo Conti e Roberto Benigni – 6,5

Sembra un dejà-vu: già ospite in svariate edizioni del Festival, l’attore premio Oscar apre la serata cover di Sanremo 2025 e per la prima volta (alla quarta sera) spunta un pizzico di satira politica. «Ho incontrato Marcella Bella, le ho detto “Bella ciao”, è scoppiato un casino, per par condicio ho dovuto salutare pure i Neri per caso». E ancora: «Ho incontrato Tony Effe, gli ho detto ciao, sono Roberto B., mi ha chiesto “hai una collana da prestarmi?». «Elon Musk ci sta guardando, su X ha già votato il vincitore: Giorgia. Lei c’è quest’anno e ci sarà per diversi anni…». In un Festival finora piuttosto piatto, serviva un tocco di imprevedibilità: e che l’imprevedibilità arrivi da un signorotto di 72 anni, è un po’ l’emblema del nostro Paese. Peccato solo per l’inno del corpo sciolto che nel 2025 fa cascare le braccia.

Rose Villain e Chiello – 7

Eravamo nel 1970. Il desiderio raccontato allora da Lucio Battisti con Rose e Chiello diventa stasera una ballad dalle sonorità contemporanee, dal testo poetico e dal ritmo che di quegli anni ha ben poco. La loro bravura? Non temere il giudizio del confronto e osare. Rose Villain non sta sbagliando un colpo in queste sere. oggi abbandona l’allure da famme fatale per un look più sbarazzino e molto donante, con un mini abito “petaloso” e piumoso rosa confetto. Gambaletti coordinati e slingback, completano questo outfit che la rende un perfetto “fiore di pesco”, come canta con Chiello. Completo di pelle marrone per lui, con blusa in seta sotto la giacca e pettorali tatuati a vista. Bob messy che esalta il colore blu dei capelli. Ottima scelta l’orecchio scoperto. Super cool.

Mahmood – 7,5

Quasi più trasformista di Achille Lauro, lo avevamo lasciato con la “tutina gold” e lo ritroviamo sul palco dell’Ariston come un impeccabile gentleman appena sbarcato dalla Londra degli anni ’60. Il co-conduttore di questa quarta serata del Festival sfoggia infatti un completo nero doppiopetto di Balenciaga in completamente abbottonato, con giacca avvitata dalle maxi spalle imbottite, pantalone baggy e un dolcevita di lana, sempre nero. Il tocco di stile? Il maxi occhiale dalla forma quadrata. Riga segnata, ciuffo laterale e texture lucida. Elegante.

Modà e Francesco Renga – 6

È Angelo 3.0. A 20 anni da quando Renga prende il Leone del Festival, i Modà lo invitano. Vicini di generazione e storia musicale per certi versi simile. L’incontro tra loro? Durante le prove erano andati molto meglio. Altro giro, altra camicia di Kekko. Ci fanno rimpiangere le giacche di Amadeus. Per dire, stasera è zebrata bianca e nera, più meno nascosta da un chiodo di pelle, di Enrico Coveri. Forse era meglio se il brand restava come firma sull’etichetta dei foulard sotto naftalina dagli anni ’90 o delle confezioni regalo in vendita nei supermercati sotto Natale.

Geppi Cucciari – 7,5

Et voilà, finalmente vediamo dal vivo questo meraviglioso abito di Antonio Marras che da giorni abbiamo visto immortalato nel bozzetto dello stilista sardo. Corpetto sagomato che segna il punto vita, scollo con gioco di paillettes a dare luce e maxi gonna con fantasia damascata sui toni dell’oro. Il modello le dona, iniziamo bene. Anche Geppi si unisce al team “onde a Sanremo”. Omologata.

Clara e Il Volo – 7

Il lirismo del trio, la limpidezza vocale di Clara. Il brano di Simon and Garfunkel rivive con eleganza. Altisonanti. Anche stasera è bellissima. L’abito bianco con corpetto bustier e gonna effetto pareo ci ricorda un certo look di Schiaparelli sfoggiato da Chiara Ferragni, ma, ragazzi, non c’è storia. Circondata dai tre tenori de Il volo in completo sartoriale con cravatte gioiello, Clara splende come la parure di diamanti che sfoggia. Clara: capelli raccolti in uno “chignon fiocco” verticale. Texture lucidissima e riga centrale appena accennata. Classico/contenporanea.

Noemi e Tony Effe – 5

Du’ romanacci de Roma che si incontrano sulle note del Califfo. Tutto il resto è noia (e non ho detto gioia). Il risultato? Gessato blu con pochette rossa nel taschino e cravatta dorata per Tony (qualcosa ci dice che non l’ha spuntata neanche stasera sulle sue amate collane a catena), Abito dorato con migliaia di paillettes e perline a costruire una fantasia geometrica che scolpisce la silhouette per Noemi. Una coppia dal sapore retrò, appena arrivata dalla New York degli anni ’40. I lunghi capelli rossi si muovono in onde organiche che le incorniciano perfettamente il volto. Bellissima.

Francesca Michielin e Rkomi – 9

Lui era un businessman con un’idea in testa. Lei ballerina di jazz? Scelta interessante, ma niente di più. Stesse atmosfere da club d’altri tempi anche con Francesca e Rkomi che cantano una delle canzoni più belle del repertorio di Cesare Cremonini, Stella di Broadway. Abito di perline champagne che diventano frange sull’orlo e scollo profondo ad oblò per lei, pantaloni e camicia nera di sera per lui. È senz’ombra di dubbio il suo look più riuscito tra quelli che Miu Miu ha creato per lei in questa sera. Nonostante la fasciatura alla caviglia destra, tiene duro e anche questa sera indossa dei tacchi di vernice nera. Da Broadway all’Ariston, stasera è lei a risplendere come una stella. Francesca: riga centrale e onde piattissime che disegnano il profilo. Funziona alla grande.

Lucio Corsi con Topo Gigio – 8

Questo cantautore sui generis ci insegna che anche i topi possono volare. Blues e swing. Modugno si sarebbe divertito. Look: Rivedere Topo Gigio è un colpo al cuore. In un attimo sono gli anni ’90, c’è lo Zecchino d’Oro, tu sei felice e non lo sai quanto rimpiangerai quei momenti. Il topino star della tv è super chic, sfoggia un completo in lurex con pantaloni argentati e giacca azzurra, perfetta per cantare “Nel blu dipinto di blu“. Anche Lucio Corsi stasera è elegantissimo, con un frac color burro e papillon. A vederli insieme sembrano usciti da un lunapark dei primi del ‘900, emozionanti e struggenti al tempo stesso.
Ripropone il volto bianco da mimo della prima serata e aggiunge un tocco con il rossetto rosso. Teatrale. E Topo Gigio? Capelli biondo miele in perfetto trend hair color 2025. Iconico.

Serena Brancale con Alessandra Amoroso – 8,5

Benvenuti in un music club newyorkese, dove R&B e soul fanno compagnia fino a tarda notte. Il resto lo fanno un pianoforte a coda, l’atmosfera orchestrale e due voci che si fondono magnificamente all’unisono. Serena continua con i suoi abitini cropped di paillettes, ormai la sua divisa di questo Festival, ora in rosa confetto. Ma è Alessandra Amoroso a prendersi la scena con un abito di Schiaparelli nero con copricapo. Come direbbe la Gen Z: vera “drama queen”. Riga laterale alla “maschietta” e texture asciutta per un effetto piatto al punto giusto, per Serena Branca. Stasera ci piace. Anche per Alessandra Amoroso riga laterale e capelli raccolti sotto il copricapo dell’abito.

Irama con Arisa – 8

Interpretata poeticamente, eseguita in modo troppo didascalico. Peccato. Il potenziale delle due voci poteva aspirare a una migliore resa. Total black in mood gothic alla Morticia Addams per Arisa, con abito lungo a sirena drappeggiato con spalle nude e maniche lunghe. Qualcuno le dica che è San Valentino e non Halloween. Blusa di perline e cristalli con spacco centrale e pantalone di pelle invece per Irama, in Balmain. Il giorno e la notte. Arisa indossa una wig xxl effetto Morticia.

Gaia con Toquinho – 7,5

Gaia ha fatto colpo solo per avere Toquinho sul palco. Incontro di anime simili, nelle vene lo stesso sangue brasiliano. La Vanoni sarà contenta. C’è Incoscienza, voglia e pazzia. Quando si indossa Armani Privè non si sbaglia mai, tanto più se è un abito come questo: a sirena, con profondo scollo rigido a V, tutto completamente tempestato di paillettes nere e con una cascata di frange sulle braccia. Un po’ Eva Kant, sexy e sensuale come le note della chitarra di Toquinho. Sicurament eil suo miglior look finora. Chignon tiratissimo e super lucido con riga laterale e dettaglio design sul ciuffo. Finalmente! Grazie!

The Kolors con Sal Da Vinci – 6

Spensieratezza tra passione, dolore e follia. Pop scanzonato con i colori del Napoli. Lo stile da sera di Sal Da Vinci a confronto con quello total leather di Stash, performer diversi eppure in armonia sul palco per il duetto dei The Kolors.

Marcella Bella con i Twin Violins – 6,5

Il sogno di Marcella che si realizza. Voleva cantarla a Sanremo e lo fa portandosi i due violinisti siciliani. L’emozione non ha voce. Nemmeno per la standing al fratello Gianni, autore del testo, presente in prima fila. Dopo varie apparizioni in nero, Marcella Bella si allinea con la serata di San Valentino e sceglie un abito lungo rosso ciliegia, un modello in velluto con le maniche ampie, che dà colore alla sua esibizione con i Twin Violins. L’abito è di Amen, il brand a cui la cantante si è legata per questo Sanremo. 

Rocco Hunt con Clementino – 8

Quei due mascalzoni di Rocco e Clementino, dal palco di allora si ritrovano per ricordarlo. Intramezzi rap, intramezzi con la voce autentica di Pino e frame dell’ultimo concerto del 2014. Un modo per averlo ancora tra noi. Standing finale del pubblico. Accomunati dall’amore per il repertorio di Pino Daniele e dallo stile casual contemporaneo da sera che affonda le radici nella cultura urban, Rocco Hunt e Clementino i cui look sfruttano il nero e il mix di tagli (ampi) e tessuti.

Francesco Gabbani con Tricarico – 7

Due Francesco, uno diverso dall’altro. Il “venite bambini venite bambine” si materializza con una dozzina di pargoli da scenografia. È teatro canzone che di base ha un’idea. 

Giorgia con Annalisa – 6,5

Incrocio di voci. Interpretazione ed esecuzione senza grandi sorprese. La chiosa di Giorgia nella coda finale è la cosa più bella. Smoking Dior bianco dal fit over per Giorgia, completo nero per Annalisa. Cantano Skyfall, una delle iconiche colonne sonore di 007 firmata da Adele e sono decisamente nel mood. Bellissima la camicia in seta a rete trasparente di Giorgia, che sbuca dal gilet coordinato. Lo stile alla mannequin le dona e lo sa, ma la preferivamo con l’abito iperfemminile della prima sera. Ponitail bassa e riga laterale per Giorgia. Texture lucidissima e classe da vendere. Annalisa, capelli liscissimi e frangia corta. Perfetta.

Simone Cristicchi con Amara – 6,5

Con un intro del Salmo 51 in aramaico, è crocevia emozionale per il ricordo che suscita l’esecuzione di un brano che all’Ariston è stato cantato solo da Battiato stesso. Coraggiosi. Un’unione perfetta: artistica, di vita, di stile. Stesso tessuto per gli abiti di Simone Cristicchi e Amara, entrambi vestiti con creazioni fatte in esclusiva per loro da Antonio Marras. Pizzo con ricamo Gavoi tempestato di elegante luce notturna.

Sarah Toscano con gli Ofenbach – 5,5

Omaggia i suoi ospiti con la loro canzone di successo. Canta la voglia di vivere la notte. Ora sì, iniziamo a ingranare ma ancora c’è ampio margine di miglioramento. I look Pucci sfoggiati da Sarah le scorse sere non erano decisamente all’altezza, ma questo minidress nero con maxi scollo monospalla è perfetto per il mood disco della sua performance con gli Ofenbach. Belli i guanti lunghi con l’iconica fantasia di Pucci. Maxi-Chignon alto e intrecciato con frangia extra liscia. Démodé.

Coma_Cose con Johnson Righeira – 8

Sanremo sta finendo, ma per fortuna che ci sono i Coma_Cose a questo festival. Un po’ di spassoso italo disco! Johnson Righeira catapulta all’estate dell’85 PS: Anche per la cover, i “cuoricini” della canzone in gara nel look. Se c’è una che (trucco a parte) non ne sta sbagliando una, quella è California dei Coma Cose. L’abito di Alessandro Michele per Valentino di stasera è superbo: è tutto ricamato di pailletes in tulle multicolor con ricami floreali all over. Assieme al marito Fausto (anche lui in Valentino) e a Johnson Righeira cantano “L’estate sta finendo” e con la mente ci trasportano in riva al mare. Total back gel e impronte del pettine. Texture lucida. Ci piace.

Joan Thiele con Frah Quintale – 8

Quanta eleganza Joan! L’arpista più Frah Quintale completano il quadro senza orpelli che rende sincero omaggio alla classicità di un brano di 60 anni fa. La gitana Chanel, variazione sul tema n°3. Questa sera il mantello si fa corto e voluminoso grazie alla doppia balza, bottoni d’orati gioiello e gli immancabili shorts per questo look di Joan. Entusiasmante quanto una delle ultime sfilate di Chanel, appunto. Scioglie la treccia e mostra i lunghissimi capelli ondulati. Gitana.

Olly con Goran Bregović e la Wedding & Funeral Band – 7

Percussioni, fiati e pizzicati dopo l’assolo voce di Olly. De Andrè, secondo la lettura di un giovane, diventa (seppur con qualche perdonata sbavatura) una gettata di sound travolgente in un ritmo che va aumentando di metronomo. Goran Bregovich in total white, Olly in total black, un altro look che farà impazzire i fan – pantaloni e giacca in pelle col top scollato in coordinato. Tutto Emporio Armani, per il giovane cantante in gara che è seguito dallo stylist Lorenzo Oddo. 

Achille Lauro e Elodie – 7,5

Due anime ribelli, una nostalgica e l’altra club rock. Elodie e Lauro, Cocciante e Bertè: lo show è d’effetto. Signori, qui si volta alto. Cappotto in coccodrillo maculato a vestaglia con bavero imbottito effetto matelassé per Achille Lauro e abito bustier con stola ssulle spalle e collana di perle multifilo per Elodie. Cantano un’omaggio a Roma, la loro città, e mettono in scena uno spettacolo da cabaret. Quando lui si toglie il cappotto, resta con un top di seta nera e i lunghi guanti: sono opulenti, teatrali, barocchi, sfacciati. Ma profondamente autentici. Capelli sciolti, riga laterale e onde scomposte. L’abbinamento con il make up rende il tutto un po’ âgè.

Massimo Ranieri con i Neri per caso – 7

Quanto tempo è passato dal film di Troisi. Massimo Ranieri e i Neri per caso la riportano in auge. Appassionante. Massimo Ranieri è l’unico a vestire di nero tra i Neri per caso, che si esibiscono alle sue spalle col look spezzato e le giacche amaranto. Il veterano indossa Carlo Pignatelli. 

Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga – 7

Tre suoni diversi, tre voci differenti. Il Califfo sarebbe contento, anche della scelta di Zampaglione che il video di “Un tempo piccolo”, in bianco e nero e ambientato negli anni ‘60, lo diresse. Willie Peyote con Federico Zampaglione eDitonellapiagaemozionano l’Ariston e se la cavano benissimo anche col loro stile indiduale, eterogeneo ma cromaticamente affine. Blu e azzurro legano i tre artisti. In evidenza, naturalmente Ditonellapiaga, fedele a se stessa, illumina il trio con eccentricità. 

Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino – 7

Non solo un omaggio, ma anche un ricordo. Caro amico ti scrivo Brunori Sas e il duo di ospiti e tutti gli strumentisti sul palco, lo dedicano a Paolo Benvegnù che avrebbe compiuto oggi 60 anni. Brunori SAS, sempre in Boglioli, esegue un’altra performance elegante. Lo accompagnao Dimartino con uno dei suoi tipici completi dal fit leggermente over, e Riccardo Sinigallia con le sneakers.

Fedez con Marco Masini – 9

Una canzone in forma epistolare. Punta al cuore. Va solo ascoltata e non commentata. Fedez si concede il primo look col blazer di pelle, un capo coerente col suo stile e che si adatta allo spirito della cover di Marco Masini – che lo affianca in total black.

Bresh con Cristiano De André – 7

Bel sipario cantautorale. Problemi tecnici a parte, sentire De Andrè dal figlio fa effetto. E bravo anche Bresh! 

Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con Neffa – 7

Shablo e suoi compagni di partita hanno dimostrato ancora una volta qui al Festival un’altra faccia dello spettrometro musicale dei tempi di oggi, con la consolle sempre in centro. E Neffa che entra tra gli applausi. 

Sanremo 2025