Il Teatro Patologico, fondato da Dario D’Ambrosi apparirà nella terza serata del Festival di Sanremo 2025, dove saliranno attori con disabilità gravi per recitare, cantare e raccontarsi. Un momento di grande valore sociale che punta i riflettori sull’importanza della teatroterapia.
Sanremo 2025 e il Teatro Patologico
D’Ambrosi ha annunciato che presenterà il suo metodo alle Nazioni Unite per il riconoscimento da parte dell’OMS come cura psichiatrica ufficiale. Il Teatro Patologico non è un semplice laboratorio teatrale, ma un vero e proprio percorso terapeutico che aiuta le persone con disabilità psichiche a socializzare, esprimere sé stesse e migliorare la loro qualità di vita.
In Italia, oltre 13 milioni di persone convivono con una qualche forma di disabilità, e solo il 32% di chi è in età lavorativa ha un impiego. La teatroterapia permette di abbattere barriere sociali e pregiudizi, offrendo un ambiente in cui le persone possano sentirsi valorizzate. La Prima Scuola Europea di Formazione Teatrale per persone con diverse abilità, fondata a Roma nel 2009, ha dato vita a spettacoli come Medea, Pinocchio e Il trip di Don Chisciotte.
L’obiettivo di D’Ambrosi
Il metodo del Teatro Patologico ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, con collaborazioni con la New York University, l’Akron University di Cleveland e la Hayward University di San Francisco. L’obiettivo è far comprendere che la teatroterapia non è un semplice passatempo, ma una vera e propria cura psichiatrica basata su esercizi mirati per migliorare la percezione di sé e la relazione con il mondo.
“Salviamo vite umane. Aiutiamo ragazzi a evitare il suicidio e sosteniamo le famiglie che vivono con persone disabili”, ha dichiarato D’Ambrosi. La sua speranza è che la visibilità data da Sanremo 2025 aiuti il progetto a ottenere nuovi sostegni e riconoscimenti istituzionali.