Santo del giorno

Santo del giorno 23 gennaio: oggi si venera Sant’Emerenziana

Percorriamo insieme la storia della sorella di latte di Sant'Agnese

Sant’Emerenziana, nata in circostanze ignote e morta a Roma nel 304 (circa) è stata una vergine e martire cristiana, vissuta tra la fine del III secolo e l’inizio del IV secolo e ricordata come sorella di latte di Sant’Agnese. La sua ricorrenza ricade il 23 gennaio.

Sant’Emerenziana, la Santa del giorno

Ritenuta santa da tutte le chiese cristiane, spesso viene rappresentata come una giovane fanciulla con delle pietre sul suo grembo, o reggente una palma o un giglio.

Le poche notizie biografiche sul conto di Emerenziana si devono in gran parte ad un racconto agiografico della passio latina di Sant’Agnese, opera di un ignoto autore del V secolo, che narra le vicende successive alla morte della santa.

Secondo questo racconto, Emerenziana era una giovinetta avente la stessa età di Agnese, di cui era “sorella di latte”, il che non farebbe comunque pensare ad un vero e proprio legame parentale con la santa.

Attestando che la morte di Agnese si collochi all’incirca nel 304, la nascita di Emerenziana sarebbe dunque da collocare intorno al 291-292. Al contrario della coetanea, la santa, pur essendo cristiana, era ancora catecumena poiché non aveva ancora ricevuto il sacramento del battesimo.

Secondo l’agiografia cristiana fu lapidata da pagani presenti lungo la Via Nomentana a Roma presso il sepolcro della sorella il giorno del suo funerale, all’epoca delle persecuzioni di Diocleziano.

Culto

Emerenziana, che appare costantemente in gruppo con gli altri martiri nelle raffigurazioni più antiche, è raffigurata in un affresco del IV secolo al Coemeterium maius di Roma.

Il culto per Sant’Emerenziana inizia intorno all’VIII secolo a seguito dell’istituzione di una speciale commemorazione liturgica in suo onore il 23 gennaio, due giorni dopo la festa di Sant’Agnese. In seguito la sua commemorazione passò nel Messale e nel Martirologio Romano.

Le reliquie e la musica

Le reliquie della santa furono trasferite intorno all’XI secolo nella basilica di Sant’Agnese fuori le mura a Roma insieme alle spoglie mortali della sorella.

Nel 1615, su volere di Papa Paolo V, sono state sistemate all’interno di una cassa d’argento e sistemate sotto l’altare maggiore della basilica. Molti altari le sono stati dedicati in altre chiese di Roma e una chiesa del Novecento, appunto Sant’Emerenziana (sita nell’omonima piazza), che possiede parte delle reliquie.


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Lapidazione di Sant’Emerenziana sulla coppa di sant’Agnese, coppa in oro massiccio e decorazioni a smalto conservata presso il British Museum.

Sant’Emerenziana è protagonista dell’omonima azione lirico-drammatica in recitazione e canto composta da Federico Caudana nel 1934.

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