Santo del giorno 10 luglio, oggi si venerano le Sante Rufina e Seconda, entrambe Martiri di Roma venerate dalla Chiesa cattolica. Secondo la tradizione agiografica, le sorelle Rufina (dai capelli rossi, dal latino rufus, rosso) e Seconda (Secunda ovvero la secondogenita) erano figlie del senatore Asterio e di Aurelia. Nate nella prima metà del III secolo d.C. abbracciarono presto la religione cristiana.
Le Sante Rufina e Seconda
Seconda Martire, santa (sec. III). Secondo un’antica passio, redatto intorno alla metà del secolo V, Seconda subì il martirio insieme alla sorella Rufina durante la violenta persecuzione al tempo di Valeriano e Gallieno sulla via Cornelia.
La tradizione vuole che, fidanzate con due giovani cristiani divenuti apostati, Seconda e Rufina si votarono alla verginità, provocando la reazione dei due giovani che prima tentarono di indurle all’apostasia, poi le denunciarono: arrestate dal prefetto Giunio, furono torturate e martirizzate a Roma, al decimo miglio della via Cornelia, nella cosiddetta “silva nigra”, che da allora fu chiamata “silva candida”, Rufina venne decapitata, mentre Seconda fu bastonata a morte.
I loro corpi abbandonati furono piamente recuperati e sepolti da una matrona romana di nome Plautilla, a cui le giovani martiri erano apparse in sogno, invitandola a convertirsi. Sul luogo della sepoltura papa Giulio I (341-353) fece erigere una basilica, di cui non è però rimasta traccia.