Oggi, 22 maggio, si celebra Santa Rita da Cascia. È venerata in moltissime zone d’Italia ed è patrona di molti comuni. Santa Rita è la santa delle cause impossibili, cioè di quelle situazioni per cui non c’erano più speranze e che con la sua intercessione, tante volte si sono miracolosamente risolte.
Ha la particolarità di essere stata beatificata ben 180 anni dopo la sua morte e proclamata santa a 453 anni dalla morte, anche se la sua salma non venne mai sepolta per il continuo giungere dei pellegrini che recavano in dono degli ex voto per aver ricevuto delle grazie.
Santa Rita da Cascia oggi, il Santo del giorno
Le notizie biografiche su santa Rita risalgono solo al XVII secolo, cioè 200 anni dopo la sua vita. Le poche fonti contemporanee sono molto limitate e frammentarie. Santa Rita nacque in una frazione di Cascia da genitori molti pii e di condizione agiata, in una data sconosciuta nella seconda metà del XIV secolo. La zona di Perugia era all’epoca divisa nella lotta fra guelfi e ghibellini.
Giunta in età da marito santa Rita si sposò con un guelfo che, dopo averle dato 2 figli, fu ucciso, forse dai partigiani della fazione rivale o da suoi ex compagni. Probabilmente fra il 1401 e il 1403 anche i figli morirono, a causa di una malattia, e santa Rita consacrò la sua vita al Signore, entrando in un convento dell’Ordine Agostiniano nella vicina Cascia.
Nei 40 anni successivi operò come monaca. Secondo la tradizione ricevette una stigmate in fronte: una ferita che rappresentava una spina della corona di Gesù. Dopo la sua morte santa Rita cominciò rapidamente ad essere venerata e fu considerata responsabile di ben 46 miracoli.
I suoi resti sono conservati ancora oggi a Cascia, nella basilica sorta nel frattempo e dedicata alla stessa Santa Rita. Quest’ultima, morta nel 1447 o 1457, a seconda delle fonti, fu beatificata nel 1628 da Papa Urbano VIII e santificata solo nel 1900 da Papa Leone XIII.
Patrona di molti comuni d’Italia
È venerata in moltissime zone d’Italia ed è patrona di molti comuni. Le sagre e feste dedicate alla Santa sono molto frequenti. Atri (Te) è, dopo Cascia, il principale luogo di culto dedicato alla Santa. Qui si svolge ogni anno una festa della durata di 3 giorni, dal 19 al 22 maggio, a cui partecipano pellegrini da tutta Italia.
Il momento clou della festa, composta da celebrazioni civili e sfilate di bande musicali, è la benedizione delle rose, uno dei simboli della Santa. Queste ultime vengono in parte deposte ai piedi della statua di Santa Rita e per il resto regalate ai fedeli, che le porteranno nella processione solenne del 22 maggio.
Quest’ultima si svolge lungo tutto il centro storico della cittadina, dove la statua della Santa viene portata in processione su un letto di rose.
Dove si trova Cascia
Cascia è il luogo natale e in cui si svolse tutta la vita della Santa. Oggi è un piccolo comune nella Provincia di Perugia, al confine fra Umbria e Lazio. La cittadina è probabilmente di fondazione romana, ma durante il periodo comunale, come tutta l’Umbria, ebbe il suo momento di massimo splendore.
All’inizio del ‘500 fu annessa allo Stato Pontificio. Il monumento di maggior interesse del paese è proprio la basilica dedicata a Santa Rita, centro di devozione e meta di pellegrini da tutta Italia.
Perché Rita è la santa degli impossibili?
È considerata la santa degli impossibili perché si ricorre alla sua intercessione nei casi che sembrano disperati. Protettrice, cioè, di quelle situazioni per cui non c’erano più speranze e che con la sua intercessione, tante volte si sono miracolosamente risolte.
Preghiera per Santa Rita
A Santa Rita sono dedicate molte preghiere. Tra le più diffuse, questa:
O’ Dio onnipotente ed eterno, che in Santa Rita
da Cascia ci hai dato un luminoso esempio
di unione a te nella preghiera
e di servizio e amore ai fratelli,
fa che superando per sua intercessione
il nostro egoismo e la pigrizia,
possiamo imitarla per sperimentare nella prova
il tuo amore misericordioso
e la sua fraterna protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Esiste anche un’invocazione per le situazioni “impossibili”.
O cara Santa Rita,
nostra Patrona anche nei casi impossibili e Avvocata nei casi disperati,
fate che Dio mi liberi dalla mia presente afflizione…….,
e allontani l’ansietà, che preme così forte sopra il mio cuore.
Per l’angoscia, che voi sperimentaste in tante simili occasioni,
abbiate compassione della mia persona a voi devota,
che confidentemente domanda il vostro intervento
presso il Divin Cuore del nostro Gesù Crocifisso.
O cara Santa Rita,
guidate le mie intenzioni
in queste mie umili preghiere e ferventi desideri.
Emendando la mia passata vita peccatrice
e ottenendo il perdono di tutti i miei peccati,
ho la dolce speranza di godere un giorno
Dio in paradiso insieme con voi per tutta l’eternità.
Così sia.
Santa Rita, patrona dei casi disperati, pregate per noi.
Santa Rita, avvocata dei casi impossibili, intercedete per noi.