La Visitazione della Beata Vergine Maria è una festa liturgica della Chiesa cattolica che si celebra il 31 maggio nel calendario liturgico della forma ordinaria.
La Visitazione prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza. Maria durante la visita a casa della cugina Elisabetta viene salutata come Madre del Signore.
La Visitazione della Beata Vergine Maria
La Visitazione è l’incontro fra la giovane madre, Maria, l’ancella del Signore, e l’anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. La premura affettuosa di Maria, con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto di carità anche l’annunzio che i tempi si sono compiuti.
Giovanni che sussulta nel grembo materno inizia già la sua missione di Precursore. Il calendario liturgico colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l’Annunciazione e la nascita del Battista.
Secondo il Vangelo di San Luca, dopo l’annuncio dell’Angelo, Maria si mette in viaggio frettolosamente per far visita alla cugina Elisabetta e prestarle servizio. Aggregandosi probabilmente ad una carovana di pellegrini che si recano a Gerusalemme, attraversa la Samaria e raggiunge Ain-Karim, in Giudea, dove abita la famiglia di Zaccaria.
È facile immaginare quali sentimenti pervadano il suo animo alla meditazione del mistero annunciatole dall’angelo. Sono sentimenti di umile riconoscenza verso la grandezza e la bontà di Dio, che Maria esprimerà alla presenza della cugina con l’inno del Magnificat, l’espressione “dell’amore gioioso che canta e loda l’amato” (S. Bernardino da Siena):
“La mia anima esalta il Signore, e trasale di gioia il mio spirito…”.
Perché è stato scelto il 31 maggio?
Accettando questo computo del periodo trascorso presso la cugina Elisabetta, la festa della Visitazione, di origine francescana veniva celebrata il 2 luglio, cioè al termine della visita di Maria. Sarebbe stato più logico collocarne la memoria dopo il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, ma si volle evitare che cadesse nel periodo quaresimale.