Oggi, 6 Maggio, viene celebrato dalla Chiesa Cattolica la memoria liturgica di San Pietro Nolasco, fondatore dell’ordine dei Mercedari. San Pietro Nolasco nacque in Linguadoca, probabilmente nel 1189, da nobile famiglia, forse figlio del cavaliere normanno Henri de Nolasque.
San Pietro Nolasco oggi, il Santo del giorno
San Pietro Nolasco, sin da giovane, era dedito alla devozione, all’elemosina e alla carità. Avendo distribuito tutti i suoi averi ai poveri, fece voto di verginità e per evitare contatti con gli Albigesi, si recò a Barcellona.
All’epoca circa la metà della Penisola iberica era sotto il dominio musulmano, e diverse centinaia di abitanti cristiani venivano catturati e condotti in schiavitù nei Paesi arabi, dov’erano costretti a lavorare presso i notabili e i proprietari terrieri. Molti di essi venivano indotti a ripudiare la religione cristiana.
Pietro Nolasco riscattò molti di questi schiavi impiegando il suo stesso patrimonio. Dopo una ponderata deliberazione, corroborata anche da una visione della Vergine che egli avrebbe avuto, nel 1218 decise di fondare un ordine religioso simile a quello fondato alcuni decenni prima da San Giovanni de Matha e San Felice di Valois, il cui obiettivo principale fu la redenzione degli schiavi cristiani.
In quest’impresa lo incoraggiarono molto Raimondo di Peñafort e Giacomo I, re di Aragona, il quale sembra sia stato beneficato dalla stessa ispirazione.
I Mercedari
Pietro, spacciandosi per un mercante, riuscì a intrufolarsi tra i maomettani e a riscattare i loro prigionieri cosicché, dopo aver avuto una visione della Vergine, nel 1218 decise di fondare un ordine religioso basato sulla regola di Sant’Agostino, con l’obiettivo di liberare gli schiavi cristiani, supportato anche da Raimondo di Peñafort e Giacomo I, re di Aragona.
Inizialmente l’istituto fu chiamato Ordine di Santa Maria della Mercede e i suoi membri dovevano fare voto di impiegare tutte le loro sostanze per la redenzione dei cristiani catturati e, se fosse stato necessario, di riscattarli rimanendo in prigione al loro posto.
Nel 1238, dopo la liberazione di Valencia, Pietro ricevette in dono da Giacomo I la collina del Puig, dove edificò una chiesa e un convento e dieci anni dopo, quando i Mori furono scacciati da Siviglia, Ferdinando III gli donò, in quella città, un convento e una moschea da trasformare in chiesa.
La morte
Nel 1249, mentre si trovava a Barcellona, si ammalò gravemente e morì, il 13 Maggio di quello stesso anno.
Fu sepolto nella chiesa del convento ma le sue spoglie, nonostante le assidue ricerche, non si sono mai più trovate.