Il Santo di oggi, 9 maggio, è San Pacomio. Viene venerato come santo da diverse Chiese cristiane tra cui la cattolica, la ortodossa e la copta. Il nome Pacomio deriva dal greco ed è un nome etnico, ossia ha lo scopo di indicare un determinato gruppo etnico, in questo caso gli abitanti della Paconia (Mesopotamia).
Pacomio è stato un monaco cristiano egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cenobitico. Elaborò la più antica “regola” per la vita comunitaria nota ad oggi ed è considerato il fondatore della prima abbazia, nel 320 circa, presso Tabennisi nella regione della Tebaide.
Nelle immagini sacre lo troviamo raffigurato insieme al bastone pastorale. Il suo martirologio romano recita: «Nella Tebaide, in Egitto, san Pacomio, abate, che, ancora pagano, spinto da un gesto di carità cristiana nei confronti dei soldati suoi compagni con lui detenuti, si convertì al cristianesimo, ricevendo dall’anacoreta Palemone l’abito monastico; dopo sette anni, per divina ispirazione, istituì molti cenobi per accogliere fratelli e scrisse per i monaci una regola divenuta famosa».
San Pacomio oggi, il Santo del giorno
San Pacomio nacque da una famiglia di pagani. Fu reclutato a venti anni dall’esercito romano e messo a bordo di una nave che scendeva lungo il Nilo. Arrivati a Tebe, i cristiani locali avrebbero portato cibo e generi di conforto per i detenuti, cosa che provocò una forte compassione in Pacomio al punto che promise di studiare il cristianesimo.
Dopo aver imparato il più possibile sul Cristianesimo Pacomio si convertì e fu battezzato intorno al 314. Poi andò alla ricerca dell’eremita Palemone e divenne suo seguace. Pregava spesso con le braccia distese a forma di croce, postura in seguito molto utilizzata nella Chiesa.
Dopo aver studiato sette anni con il vecchio Palemone, Pacomio decise di condurre la vita di un eremita fino a quando, secondo la leggenda, udì una voce in Tabennisi che gli disse di costruire una dimora per gli eremiti. Pacomio sembra aver creato la prima comunità cenobitica organizzata. Pacomio stabilì il suo primo monastero cenobitico a Tabennisi tra il 318 e il 323.
Un secondo monastero
Il monastero di Tabennisi divenne ben presto troppo piccolo e così San Pacomio fondò un secondo a Pabau. Dopo il 336, Pacomio trascorse la maggior parte del suo tempo nel suo monastero di Pabau. Né San Pacomio né i suoi monaci divennero sacerdoti. Intorno al 345 c’erano già otto monasteri pacomiani e diverse centinaia di monaci; entro una generazione dopo la sua morte, questo numero raddoppiò. San Pacomio è anche accreditato come il primo cristiano ad aver utilizzato e raccomandato l’uso di una corda per la preghiera, ovvero l’attuale rosario.
Tra i molti miracoli da lui operati ci fu quello di parlare miracolosamente le lingue greca e latina benché non le avesse mai imparate. Rimase abate dei cenobiti per circa quarant’anni. Quando contrasse una malattia epidemica, probabilmente la peste, chiamò i monaci, li rafforzò nella fede e nominò il suo successore, poi morì il 9 maggio del 348.