San Serapione di Thmuis è un santo e vescovo cristiano commemorato il 21 marzo. Fu un importante teologo e monaco del IV secolo, strettamente legato alla lotta contro l’arianesimo e alla tradizione monastica del deserto egiziano.
Santo del 21 marzo: San Serapione di Thmuis
San Serapione nacque presumibilmente in Egitto nel IV secolo e divenne un discepolo e stretto collaboratore di Sant’Antonio Abate, il padre del monachesimo. Questo legame con Antonio indica che Serapione fosse un monaco asceta, probabilmente parte del movimento monastico che fiorì nel deserto egiziano in quel periodo.
Fu nominato vescovo di Thmuis, una città del Basso Egitto, probabilmente intorno al 339-340 d.C. In questo ruolo, si distinse per la sua lotta contro l’arianesimo, un’eresia cristologica che negava la divinità di Cristo. Serapione era un fervente sostenitore della dottrina nicena, che affermava la piena uguaglianza del Figlio con il Padre, e per questo si schierò con Sant’Atanasio di Alessandria, uno dei più grandi difensori dell’ortodossia contro l’arianesimo.
Il Conflitto con gli Ariani e l’Esilio
A causa della sua opposizione agli ariani, Serapione fu perseguitato e infine deposto dal suo incarico episcopale, probabilmente per ordine dell’imperatore ariano Costanzo II. Dopo la sua deposizione, trascorse il resto della vita in esilio, continuando però a scrivere e a difendere la fede nicena. San Serapione è noto anche per le sue opere teologiche, alcune delle quali sono giunte fino a noi. Tra le più importanti ci sono:
Morte e Culto
San Serapione morì probabilmente intorno alla metà del IV secolo. È venerato come santo dalla Chiesa Cattolica e dalla Chiesa Ortodossa, che lo commemorano il 21 marzo.
Il suo pensiero teologico e il suo contributo alla liturgia cristiana sono considerati di grande importanza per la storia della Chiesa, in particolare per la difesa della fede nicena e lo sviluppo della liturgia eucaristica.