Santo del giorno 1° maggio, oggi si venera San Giuseppe (in ebraico: יוֹסֵף, Yosef; in greco antico Ιωσηφ; in latino: Ioseph. Secondo il Nuovo Testamento è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù; è definito come uomo giusto.
È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870. San Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono anche collettivamente riconosciuti come la Sacra Famiglia.
San Giuseppe oggi, il Santo del giorno
I Vangeli e la dottrina cristiana affermano che il vero padre di Gesù è Dio: Maria lo concepì miracolosamente, senza aver avuto rapporti sessuali con alcuno, per intervento dello Spirito Santo.
Giuseppe, inizialmente intento a ripudiarla in segreto, fu messo al corrente di quanto era accaduto da un angelo apparsogli in sogno e accettò di sposarla e di riconoscere legalmente Gesù come proprio figlio. Perciò la tradizione lo chiama padre putativo di Gesù (dal latino puto, “credo”), cioè colui “che era creduto” suo padre (sulla scorta di Luca 3,23).
Secondo i vangeli apocrifi
“Non è costui il téktón, il figlio di Maria?”.
Matteo riprende il racconto di Marco, ma con una variante:
“Non è egli (Gesù) il figlio del téktón?”.
Com’è evidente, qui è Giuseppe a essere iscritto a questa professione.
Nei tempi antichi, i Padri latini della Chiesa hanno però tradotto il termine greco di téktón con falegname, dimenticando forse che nella Israele di allora il legno non serviva soltanto per approntare aratri e mobili vari, ma veniva usato come materiale per costruire case e qualsiasi edificio.
Infatti, oltre ai serramenti in legno, i tetti a terrazza delle case israelite erano allestiti con travi connesse tra loro con rami, argilla, fango e terra pressata, tant’è vero che il Salmo 129 descrive come sui tetti crescesse l’erba.
Secondo i Vangeli
Secondo i Vangeli, Giuseppe esercitò la sua professione a Nazaret, dove viveva con la famiglia. Potrebbe avere lavorato per qualche tempo anche a Cafarnao; a sostegno di questa ipotesi viene citato un passo del Vangelo secondo Giovanni, in cui Gesù predica nella sinagoga di Cafarnao e i suoi oppositori dicono di lui che è il figlio di Giuseppe (Gv6,41-59), cosa che dimostrerebbe che essi conoscevano Giuseppe.
Alcuni studiosi ipotizzano che potrebbe avere lavorato per un certo periodo, probabilmente insieme a Gesù, anche a Zippori, importante città situata a pochi chilometri da Nazaret.