Santi Faustino e Giovita sono due martiri cristiani vissuti nel II secolo d.C. e sono i patroni della città di Brescia. La Chiesa Cattolica li celebra il 15 febbraio, giorno del loro martirio. Secondo la tradizione, erano due nobili bresciani che subirono persecuzioni per la loro fede sotto l’imperatore Adriano (117-138 d.C.).
Santo del giorno 15 febbraio: Santi Faustino e Giovita
Secondo le fonti agiografiche, Faustino era un cavaliere e Giovita un diacono, entrambi di origine nobile e appartenenti alla classe senatoria. Erano discepoli del vescovo di Brescia, Apollonio, che li avrebbe incaricati di predicare il Vangelo.
La loro attività missionaria attirò l’attenzione delle autorità romane, che li arrestarono durante le persecuzioni dei cristiani ordinate dall’imperatore Adriano.
Il martirio di Faustino e Giovita
Gli Atti del loro martirio raccontano che Faustino e Giovita subirono numerose torture senza mai rinnegare la loro fede. Furono condotti a Milano, Roma e Napoli, dove vennero sottoposti a varie prove, tra cui il tentativo di farli divorare da belve feroci, che però si sarebbero rifiutate di attaccarli. Dopo molte sofferenze, furono riportati a Brescia, dove furono infine decapitati intorno al 15 febbraio 120 d.C.
Faustino e Giovita sono venerati soprattutto a Brescia, città della quale sono i santi patroni. La loro festa è una delle celebrazioni religiose più importanti della città, con una grande partecipazione popolare. Le reliquie dei due santi sono conservate nella chiesa di San Faustino Maggiore, uno dei luoghi di culto più significativi di Brescia.
Diffusione del culto
Oltre che a Brescia, il culto di Faustino e Giovita si è diffuso anche in altre parti d’Italia, in particolare in Lombardia e nel nord della penisola. Sono spesso invocati come protettori contro le guerre e le calamità, e il loro culto si è rafforzato nel Medioevo, periodo in cui furono considerati difensori della città di Brescia.
Una delle leggende più famose sui santi riguarda l’assedio di Brescia da parte degli imperiali nel 1438. Secondo la tradizione, Faustino e Giovita sarebbero apparsi sulle mura della città per difenderla dagli attacchi, incoraggiando i bresciani a resistere. Questo episodio contribuì a rafforzare la devozione della città nei loro confronti, tanto che ancora oggi sono considerati i protettori di Brescia.