I Santi di oggi, 2 giugno, sono San Marcellino e San Pietro martiri. San Marcellino e San Pietro, rispettivamente presbitero ed esorcista della Chiesa romana, sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa per aver subito il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano.
Il nome Marcellino deriva dal latino ed è il diminutivo di Marco e per questo significa nato in marzo, sacro a Marte. Pietro deriva dal latino e vuol dire roccia.
Nelle immagini sacre troviamo la palma, simbolo del loro martirio. Il loro martirologio romano recita: “Santi martiri Marcellino, sacerdote, e Pietro, esorcista, che, come riporta il papa san Damaso, furono condannati a morte durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano; condotti tra i rovi sul luogo del supplizio, ebbero l’ordine di scavarsi il sepolcro con le proprie mani, perché i corpi rimanessero nascosti a tutti, ma la pia donna Lucilla diede degna sepoltura alle loro sante membra a Roma sulla via Labicana nel cimitero ad Duas Lauros”.
La vita di San Marcellino e San Pietro martiri
Sulla vita di San Marcellino e San Pietro non si sa quasi praticamente nulla. Le due uniche cose certe sono le loro professioni.
San Marcellino era un prete e San Pietro un esorcista. Secondo la passio scritta da papa Damaso I, San Marcellino e San Pietro vennero condotti in un luogo chiamato Selva Nera, sulla via Cornelia e decapitati dopo essere stati sottoposti a varie torture.
I loro corpi sarebbero stati ricomposti dalla matrona Lucilla e deposti nelle catacombe Ad Duas Lauros (oggi a Torpignattara), sulla via Labicana. Alla loro agiografia è legata quella dei santi martiri Artemio, Candida e Paolina, da loro convertiti e battezzati.
Sul luogo della loro sepoltura, papa Siricio fece erigere una basilica, detta appunto basilica dei Santi Marcellino e Pietro. Le loro reliquie vennero inviate in Francia da Papa Gregorio IV e vennero poi traslate presso Magonza.
Un frammento osseo di san Marcellino è conservato nella chiesa di San Giovanni Battista a Monteodorisio. Una porzione del cranio attribuito a San Marcellino fu donato nel 1641 a Piedimonte Matese.
L’Università di Piedimonte lo elesse patrono nel 1643. I santi Marcellino e Pietro ebbero grande popolarità nei primi secoli del cristianesimo, tanto che i loro nomi vengono citati in una delle più antiche preghiere eucaristiche, risalente al pontificato di papa Vigilio (537 – 555). Attualmente i due Santi vengono ricordati il 2 giugno.