Nato a Montemoro-Novo, poco lontano da Lisbona, nel 1495, Giovanni di Dio – allora Giovanni Ciudad – trasferitosi in Spagna, vive una vita di avventure, passando dalla pericolosa carriera militare alla vendita di libri. Ricoverato nell’ospedale di Granada per presunti disturbi mentali legati alle manifestazioni “eccessive” di fede, incontra la drammatica realtà dei malati, abbandonati a se stessi ed emarginati e decide così di consacrare la sua vita al servizio degli infermi.
Santo del giorno 8 marzo: San Giovanni di Dio
Il Portogallo fu la terra fortunata che diede i natali a questo glorioso campione della carità cristiana. Nato nel 1495 da poveri ma pessimi genitori, trascorse una giovinezza innocente, piena di semplicità. Aveva però grande smania di viaggiare; e a questo fine abbandonò casa e patria.
Caduto in estrema miseria, fu costretto a mettersi a servizio del conte d’Oropesa, dal quale fu arruolato nella fanteria. Nella vita militare perdette l’innocenza e la semplicità della vita.
Nella vita militare perdette l’innocenza e la semplicità della vita
Nel 1536, mentre era in Ungheria a combattere contro í Turchi, la compagnia di Giovanni fu congedata ed egli, ritornato nell’Andalusia, si mise a servizio di una ricca signora in qualità di pastore.
Nella pace di questa nuova occupazione l’attendeva Iddio per farlo rientrare in se stesso. La sua mente, nella quiete della campagna, ritornò sulla vita trascorsa: pianse i suoi peccati e si diede ad una vita di austera penitenza.
La conversione
Sentendo il bisogno di soddisfare la divina giustizia, propose in cuor suo di dedicarsi totalmente al servizio degli infelici. Su questa strada, guidato e illuminato da Dio, giunse a eroismo di carità e di abnegazione.
In Granata, dove aveva fondato il primo ospedale, trovò i primi benefattori, che largheggiando di mezzi materiali, gli dettero possibilità di svolgere la sua azione di bene.
Molti attirati dalla santità della sua vita, si proposero di seguirlo e di ubbidirlo. In questo modo egli si trovò padre d’una comunità, che dopo la sua morte si pose sotto una regola stabile e professò i voti religiosi. Sorsero così i « Fatebenefratelli ».
L’Arcivescovo di Granada gli cambiò il nome in Giovanni di Dio
Le opere a cui pose mano il Santo sono innumerevoli. Ebbe vasto campo di apostolato. Operò moltissime conversioni, anche fra quelle giovani che per penuria di mezzi si erano date ad una vita peccaminosa. Soprattutto però incontrarono la generosità del suo cuore i poveri derelitti e gli ammalati.
Favorito da Dio del dono dei miracoli, nell’incendio del suo ospedale potè salvare tutti i ricoverati, passando incolume attraverso le fiamme.
La morte e il culto
Consunto dalle eroiche fatiche e colpito da grave malattia, fu soccorso da una ricca signora affinché potesse avere tutti i rimedi della scienza e della medicina. Dopo inutili tentativi se ne volava pieno di meriti al cielo l’8 Marzo 1550. Dal Papa Alessandro VIII fu canonizzato nel 1690.
Pratica
Cerchiamo di diventare più misericordiosi e caritatevoli verso il prossimo indigente: in esso dobbiamo mirare Gesù che soffre.
Preghiera
O Signore, che il beato Giovanni, acceso del tuo amore, facesti camminare illeso fra le fiamme e per suo mezzo arricchisti la tua Chiesa di nuova prole, fa’ per sua intercessione, che il fuoco della sua carità guarisca i nostri mali.
Martirologio Romano
A Granata, nella Spagna, san Giovanni di Dio, Confessore, Fondatore dell’Ordine dei Fratelli Ospedalieri degli infermi, rimasto celebre per la misericordia verso i poveri e per il disprezzo di se stesso: dal Papa Leone decimoterzo fu proclamato Patrono celeste di tutti gli ospedali ed infermi.