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Vomito irrefrenabile e dolori violenti: mangiano un risotto ai funghi porcini e finiscono in ospedale

Vomito irrefrenabile e dolori violenti: due coppie di Sassari hanno mangiato un risotto ai funghi porcini e sono rimasti intossicati. Gli esemplari di Boletus erano perfetti all’esterno ma all’interno erano “marci”: le temperature più calde della media quindi avrebbero giocato un brutto tiro ai quattro. Ecco cosa è successo.

Sassari, mangiano risotto ai funghi porcini e rimangono intossicati

Nelle ultime due settimane nella città di Sassari due coppie sono finite in ospedale per un’intossicazione da risotto con funghi porcini trifolati. Colpa dell’inesperienza di chi li ha raccolti? Probabilmente si. A quanto pare le alte temperature avrebbero giocato un brutto tiro ai quattro residenti. In ospedale, riferisce l’Asl locale, sono finiti due settantenni di Sassari e due ottantenni di Ozieri, ovviamente i due episodi sono distinti, i primi accompagnati da un parente, i secondi a bordo di un ambulanza del 118. Per entrambi è scattato quasi immediatamente il protocollo da intossicazione da funghi.

I sintomi

Per le due coppie anziane i malori sono iniziati subito dopo il consumo della pietanza, un risotto ai funghi porcini. I sintomi prevalenti sono stati: vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e nausea. Dopo alcune ore  in pronto soccorso in preda a dissenteria e vomito, i pazienti sono stati dimessi e ora le loro condizioni di salute sono buone.

L’allarme

I micologi della Asl di Sassari hanno lanciato un appello ai consumatori: “Se la nostra consulenza è fondamentale per riconoscere un fungo tossico o velenoso, lo sono anche i nostri consigli per la consumazione del prodotto. Dopo le piogge di metà ottobre che hanno fatto spuntare i primi funghi, le giornate sono tornate calde con un clima quasi siccitoso, che sta disidratando i funghi ancora presenti nei nostri boschi”. Questo porta i funghi a conservare un bell’aspetto, ma all’interno si presentano spesso completamente larvati e decomposti. La Asl invita dunque i cittadini ad agire con buon senso e a contattare sempre il micologo dell’azienda prima di consumare i funghi.

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