Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’incontro ad Ankara con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, chiarisce le sue posizioni in merito ai continui sbarchi di migranti. Il premier fa presente che l’Italia è un popolo buono ed accogliente, ma a tutto c’è un limite.
Migranti, Draghi: “Siamo il Paese più accogliente, ma abbiamo raggiunto il limite”
Il premier Mario Draghi ad Ankara per il vertice bilaterale con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, lancia l’allarme immigrazione. “Noi cerchiamo di salvare vite umane. Ma occorre anche capire che un Paese che accoglie non ce la fa più“. Erdogan punta il dito contro la Grecia che “ha cominciato a essere un minaccia anche per l’Italia“. Il presidente turco accusa Atene per i respingimenti di migranti nell’Egeo.
Mario Draghi ha dichiarato: “La gestione dell’immigrazione deve essere umana equa ed efficace. Noi cerchiamo di salvare i migranti che si trovano nei mari nostri o quando sono portati da altre navi. Il nostro comportamento è straordinario: siamo il Paese sicuramente più aperto da questo punto di vista. Ma occorre capire che non si può essere aperti senza limiti”.
“È un punto che la ministra Lamorgese ha posto in Unione Europa, lo abbiamo posto oggi a Erdogan, lo diremo alla Grecia quando la incontreremo. Forse noi siamo il paese meno discriminante e aperto, ma anche noi abbiamo limiti e ora ci siamo arrivati”, ha concluso.
Gli sbarchi in Italia
Il premier italiano parla di migranti facendo riferimento agli ultimi numeri riguardanti il fenomeno migratorio. Cifre e dati allarmanti raccolte giorno dopo giorno dal Viminale.
Ad oggi, a partire dal primo gennaio, sono sbarcati in Italia 29.369 migranti. Nello stesso periodo dell’anno scorso la cifra si era fermata a 21.739. Andando ancora più a ritroso, nel 2020 sempre tra gennaio e gli inizi di luglio il dato non era andato oltre 7.368 migranti sbarcati. Dunque un trend che sta inesorabilmente crescendo.
L’incontro con Erdogan
Draghi e Erdogan si sono incontrati in occasione del terzo meeting intergovernativo tra i due Paesi per nuovi accordi di cooperazione. In primo piano il conflitto in Ucraina, il tema dell’energia e la gestione nei flussi migratori dalla Libia. Contestualmente all’incontro fra Draghi ed Erdogan, le riunioni dei ministri Luigi Di Maio (Esteri), Luciana Lamorgese (Interni), Lorenzo Guerini (Difesa), Roberto Cingolani (Transizione ecologica), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) con i loro omologhi turchi. “La Turchia è oggi il primo partner commerciale per l’Italia nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa“, ha detto il premier.