Cronaca Salerno

Pistola, proiettili e cocaina nascosti in un tombino a Scafati: confermato il carcere per Carmine Alfano

carcere Poggioreale infermiera aggredita detenuto  
Immagine di repertorio
carcere Poggioreale infermiera aggredita detenuto  

Pistola, munizioni e 145 grammi di cocaina nascosti in un tombino, distante ventri metri dalla sua abitazione: la Cassazione ha confermato il carcere per Carmine Alfano, 40enne di Scafati e volto noto all’Antimafia, già condannato in primo grado per l’omicidio Faucitano.

Scafati, pistola e cocaina in un tombino: confermato il carcere per Carmine Alfano

Come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino i giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso della difesa, che aveva sollevato diverse questioni. Tra queste, la carente motivazione sulla riconducibilità di armi e stupefacenti ad Alfano e il non aver tenuto conto della richiesta subordinata degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, in alternativa al carcere.

Alfano, (inizialmente sottoposto all’obbligo di dimora), dal 26 al 30 luglio scorso non si era presentato dai carabinieri per firmare. Dal 28, invece, fece perdere le proprie tracce, diventando latitante. Fu trovato in Calabria, in possesso di un falso documento.

Tuttavia, per i giudici l’uomo «non si è dimostrato meritevole del credito ricevuto dall’Autorità giudiziaria, allorché gli veniva sostituita la misura di massimo rigore con misure non custodiali, reiteramente violate dal medesimo».

Da qui la necessità di un aggravamento, visto che le misure non custodiali non hanno scongiurato la reiterazione di reati, «quali la falsificazione di documenti per allontanarsi dal territorio e la detenzione di armi e stupefacenti presso la propria abitazione, circostanza questa che, più delle altre, rende inidonea la misura degli arresti domiciliari da eseguirsi presso detto luogo». Sulla pistola e le munizioni ritrovate, sono stati svolti accertamenti da parte del Ris di Roma. L’inchiesta è coordinata dalla Dda di Salerno.

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