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Scafati, respinta la mozione di sfiducia contro il sindaco Pasquale Aliberti: “È tempo di chiarezza”

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Pasquale Aliberti

Respinta la mozione di sfiducia contro il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti. Undici i voti contrari, il fronte dei dissidenti non resiste ma l’opposizione rilancia: “Confusione amministrativa completa”. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Scafati, respinta la mozione di sfiducia contro il sindaco Aliberti

Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, supera la prova della mozione di sfiducia con 11 voti contrari, 10 favorevoli e un astenuto, il moderato dell’opposizione Michelangelo Ambrunzo. Aliberti non partecipa al voto. Paolo Attianese, primo firmatario della mozione, e Maria Berritto di Azzurri si distaccano dal gruppo dei dissidenti che aveva collaborato con Scafati Rinasce. «Ho firmato la mozione – spiega Attianese – perché non ho trovato il dup come indicato. Non volevo alimentare conflitti. Dobbiamo fornire risposte. La città di Scafati merita di essere un esempio per l’agro».

La battaglia

In aula, è il capogruppo del Polo Civico, Ignazio Tafuro, a leggere la mozione. Nel documento viene tracciata la storia di circa due anni di amministrazione, caratterizzati da continue crisi politiche, la creazione e il successivo sfaldamento di gruppi consiliari, e le dimissioni del sindaco, che sono state ritirate immediatamente, così come quelle degli assessori, poi riconfermati. Un argomento particolare della mozione riguarda il piano di rientro dal debito, evidenziando obiettivi principali come l’esternalizzazione dei tributi, la vendita delle farmacie comunali e di altri beni comunali, tutti considerati non raggiunti. Si parla anche delle opere pubbliche: molti beni, come il Parco Urbano di via Terze, il Palatenda di via Tricino e i campi da tennis di Via della Resistenza, risultano inutilizzabili, mentre la Villa Comunale è solo parzialmente accessibile. Anche i fondi Prius sono a rischio. Tafuro conclude: «Esistono due modi di fare politica: c’è chi afferma di non avere interesse per la mozione pensando solo ai voti, e chi ha il coraggio di prendere una posizione qui».

Il sindaco

Durante il suo intervento, Aliberti smonta tutte le argomentazioni presentate nel documento e rivolge nuovamente critiche al gruppo di maggioranza di Scafati Rinasce. «Questa è la serata dei chiarimenti», esordisce nel suo discorso. «È fondamentale comprendere che non si può far parte della maggioranza senza condividere le sue decisioni. I costi per il polo scolastico sono aumentati, ma è importante considerare la crisi internazionale. Alcune strutture sportive sono ferme perché il funzionario deve ripetere la procedura. I fondi Prius devono ancora arrivare e devono essere discussi con tutti». Si crea un momento di confronto con l’ex sindaco di FdI, Cristoforo Salvati, a cui Aliberti afferma: «Parlerò anche con Vincenzo De Luca e con chiunque altro, purché si riapra l’ospedale di Scafati e si risolva il problema del fiume Sarno».

«Oggi, ha affermato il sindaco, si apre un momento di grande chiarezza. Se in alcune occasioni non ci siamo trovati d’accordo, è possibile che anche io abbia commesso degli errori. Tuttavia, sostenere che in questi 18 mesi non sia stato fatto nulla è l’affermazione più errata che si possa fare».

Le polemiche

In aula, il dibattito si fa acceso. Si verifica un duro scambio di opinioni tra il consigliere Raffaele Ciliberto e il capogruppo di Scafati Rinasce, Gennaro Avagnano. Nella sua risposta, Avagnano rivela i problemi legati alla presentazione delle liste, come nel caso della Lega, e accusa di presunti favoritismi nelle assunzioni. Con Aliberti, la rottura è totale. L’atmosfera in aula è tesa, come in un confronto finale. Dal Pd, il consigliere Francesco Velardo sostiene la mozione: «La motivazione è chiara: la situazione politica è in caduta. La sfiducia è legata all’incapacità e alla scarsa qualità dell’amministrazione».

Il capogruppo di Scafati Arancione, Francesco Carotenuto, esprime la sua preoccupazione: «In aula vengono fatte affermazioni molto gravi. Le azioni intraprese sono solo quelle segnalate dalla Corte dei Conti, e c’è stato un dietrofront sull’esternalizzazione dei tributi. Il DUP è stato modificato e abbiamo assistito a una vera e propria commedia. Ci sono mille dubbi riguardo alle farmacie. Chiedo di non mettere la città in difficoltà a causa di continui litigi». Salvati risponde: «Il DUP non è stato approvato a causa di una mancanza di numeri. Fin dall’inizio abbiamo messo in evidenza le criticità. Le incongruenze riguardano la rigenerazione urbana, il polo scolastico, l’esternalizzazione dei tributi e i fondi scomparsi nel rendiconto 2023».

Il capogruppo del Partito Democratico, Grimaldi, torna a mettere in evidenza la questione delle opere pubbliche: «Il progetto per il polo scolastico è aumentato da 7 a 20 milioni di euro e sarà completato. Dopo 20 anni, l’unica opera pubblica realizzata è la fontana vicino al cavalcavia Longobardi. Si tratta di un vero disastro amministrativo. Le farmacie sono passate dalla vendita al non vendita. I fondi sono scomparsi dal bilancio. È una totale confusione amministrativa».

comune di scafati