Pasquale Aliberti, sindaco di Scafati, ha ripreso il suo posto nell’ufficio di presidenza dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), con deleghe strategiche all’urbanistica, rigenerazione urbana e gestione delle periferie. L’annuncio è giunto durante la 41ª assemblea dell’Anci, in corso a Torino, che ha visto l’elezione del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, come presidente.
Aliberti, intervenendo a margine dell’evento, ha ribadito l’importanza di promuovere sinergie tra amministratori locali per stimolare la crescita territoriale: “Ringrazio Fulvio Martusciello per il supporto. Questo è un grande risultato che testimonia il lavoro che stiamo portando avanti. Mi impegnerò a rappresentare le esigenze dei territori e dei sindaci. La crescita richiede dialogo e collaborazione con il Governo per superare le criticità e formulare proposte concrete”.
Scafati, il sindaco Aliberti senza maggioranza
Nonostante i successi a livello nazionale, Aliberti si trova ad affrontare una crisi politica latente nella maggioranza comunale di Scafati. Durante un incontro a Palazzo Mayer, dedicato alle nuove problematiche del centro anziani di San Pietro, il sindaco ha espresso apertamente le sue difficoltà: “Voi dibattete qui, ma sappiate che anche io sono senza maggioranza. Qualcuno sta persino raccogliendo firme per la sfiducia. È una dinamica politica normale, e io potrei anche farmi da parte”.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di assessori, consiglieri e il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Mario Santocchio, ha affrontato le dimissioni di quattro membri del comitato di gestione del centro anziani, in contrasto con il nuovo presidente Sabato Romano. Tra le soluzioni proposte, la vicesindaco Teresa Formisano ha suggerito di nominare due tesorieri per garantire il funzionamento del centro come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Lo scontro con i dissidenti
La crisi si concentra attorno a cinque consiglieri, tra cui Gennaro Avagnano, Susy Barone e il gruppo degli Azzurri, composto da Paolo Attianese, Maria Berritto e Luigi Cavallaro. Questo gruppo, critico nei confronti di Aliberti, ha già bloccato l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (Dup) durante l’ultimo consiglio comunale, causando un significativo stallo amministrativo.
Le critiche principali mosse al sindaco riguardano la sua presunta tendenza ad accentrare le decisioni e a non condividere idee e proposte, toccando temi come il piano degli insediamenti produttivi, le carenze del Dup, la gestione della partecipata Acse e altre questioni urbanistiche. Sullo sfondo, si profila anche l’ipotesi di azzerare la giunta, un’opzione sollecitata dal centrosinistra e considerata dai dissidenti.
Aliberti, nel frattempo, è chiamato a gestire una situazione delicata, con il rischio che la crisi di maggioranza possa mettere a repentaglio la tenuta dell’amministrazione comunale.