Lo scandalo politico che ha scosso l’estate politica italiana ruota attorno a Maria Rosaria Boccia, coinvolgendo direttamente il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e mettendo in difficoltà anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La vicenda è esplosa pochi giorni dopo Ferragosto, quando la 41enne di Pompei, fino a quel momento sconosciuta al grande pubblico, ha pubblicato un post su Instagram che ha sollevato un polverone.
Lo scandalo politico di Boccia e Sangiuliano: cosa è successo e cosa sappiamo
Il 26 agosto, Boccia ha condiviso una foto in cui appare sorridente accanto a Sangiuliano, accompagnata dalla didascalia: “Grazie al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi“. Questo annuncio ha attirato l’attenzione dei media, suscitando interrogativi sulla sua figura. Sul suo profilo Instagram, Boccia si presentava come presidente di “Fashion Weeto” e laureata in Economia presso un’istituzione chiamata “UK Milano Moda”, ma è stata subito diffidata dalla Camera della Moda per l’uso improprio del marchio.
Boccia, inoltre, si era diplomata all’Università Telematica Pegaso nel 2023. Il suo profilo LinkedIn evidenziava esperienze nell’organizzazione di eventi e progetti legati alla nutrizione e alla dieta mediterranea, oltre a citare un incarico come docente all’Università Federico II di Napoli. Tuttavia, ciò che ha colpito di più è stata la frequenza con cui appariva in selfie insieme a Sangiuliano, in diversi luoghi e contesti ufficiali, alimentando sospetti sul suo ruolo.
La polemica e le smentite
Di fronte al montare delle polemiche, lo staff del ministro ha prontamente negato l’esistenza della nomina, dichiarando che Boccia cercava di accreditarsi senza alcun motivo. Tuttavia, l’opposizione ha subito reagito, con il Partito Democratico che ha presentato un’interrogazione parlamentare e Italia Viva che ha sollevato dubbi sul curriculum della Boccia e sulla gestione degli incarichi da parte del ministro. Le foto della 41enne accanto a Sangiuliano in vari eventi ufficiali hanno ulteriormente alimentato le critiche.
Boccia ha reagito difendendo Sangiuliano sui social, sostenendo che la sua nomina fosse reale e in attesa di ratifica. Nonostante le continue smentite da parte del ministero, la questione ha continuato a crescere. A complicare ulteriormente la situazione, La Stampa ha rivelato che Boccia sarebbe stata inclusa in alcune mail organizzative relative al G7 della Cultura a Pompei, che contenevano informazioni sensibili. Dagospia ha poi pubblicato uno screenshot di una di queste mail, alimentando ulteriori dubbi sulla vicenda e portando a nuove richieste di chiarimenti da parte dell’opposizione.
L’imbarazzo per Giorgia Meloni
Giorgia Meloni, durante la sua prima intervista dopo le vacanze estive, ha cercato di chiudere la questione, affermando di aver parlato con Sangiuliano e che nessun documento riservato sarebbe stato accessibile a Boccia, né che denaro pubblico fosse stato speso per lei. Tuttavia, Boccia ha risposto su Instagram, insinuando che il documento mostrato fosse ufficiale e riservato, mettendo ulteriormente in difficoltà il ministro.
Sangiuliano ha infine scritto a La Stampa, ribadendo che Boccia non ha mai avuto un ruolo ufficiale né accesso a fondi ministeriali, e che la sua nomina non è mai stata formalizzata per evitare potenziali conflitti di interesse. Tuttavia, Boccia ha prontamente smentito queste affermazioni, sostenendo che i suoi viaggi fossero stati organizzati dal ministero e insinuando l’esistenza di una “talpa” nella vicenda. Di fronte all’aggravarsi della situazione, Sangiuliano è stato convocato a Palazzo Chigi per chiarire la sua posizione, ma la vicenda sembra tutt’altro che conclusa