Cronaca

Scarcerato per errore, l’accoltellatore di Marta contatta gli amici: “Torno a giocare alla Play”

Polemica per la scarcerazione dell’accoltellatore di Marta, ragazza aggredita il 22 marzo del 2021 nella periferia di Mogliano Veneto. Un delitto in seguito al quale l’uomo, al magistrato, disse di aver scelto la vittima “a caso” e che “voleva rapinare una persona perché doveva prendere il fumo”, e cioè la marijuana che “da circa un anno e mezzo” consumava con gli amici al ritmo “anche di nove canne al giorno”.

Scarcerato l’accoltellatore di Marta: è volato a Londra

La ragazza, una studentessa universitaria di 26 anni, fu aggredita e accoltellata. È sopravvissuta per miracolo e l’aggressore, come riportato dal Corriere della Sera, fu condannato per tentato omicidio a sei anni e otto mesi di carcere dal tribunale per i minorenni di Venezia, poi scesi a cinque anni in Appello. Già quella riduzione della pena suonò come una beffa ai familiari della giovane.

Nelle scorse ore, a causa di un pasticcio giudiziario, qualche giorno fa il ragazzino è stato scarcerato e, appena tornato libero, è salito su un aereo e ha lasciato l’Italia. “Da quel che sappiamo si troverebbe a Londra con la madre” spiega l’avvocato Alberto Barbaro, che in tutto questo tempo si è battuto al fianco di Marta per ottenere giustizia.

Interviene Marta Cartabia

Il deputato forzista Pierantonio Zanettin ha annunciato la presentazione di una interrogazione al ministro della Giustizia Marta Cartabia sul caso. L’esponente azzurro chiede al ministro “se non ritenga di valutare la sussistenza dei presupposti per l’esercizio di attività ispettive nei confronti dei magistrati che hanno consentito la scarcerazione del minore” e “quali iniziative intenda assumere per assicurare alla giustizia del nostro Paese il colpevole di un così grave reato”.

“Vado a giocare alla play”

Il ragazzino pare volesse ristabilire i rapporti e avrebbe inviato diversi messaggi a mezzo social ai vecchi amici prima di ripensarci e lasciare l’Italia per raggiungere la madre a Londra. Si è trattato di pochi giorni tra la scarcerazione e la partenza, durante i quali però ha creato agitazione e scompiglio nella cittadina Trevigiana.

Alcuni genitori dei suoi coetanei addirittura si sono rivolti al sindaco, come racconta il Gazzettino, chiedendo spiegazioni. “Guardate che sto tornando. Così, ci troviamo a giocare alla play station” avrebbe scritto il ragazzo suo suoi profili social prima di sparire pochi giorni dopo come riportato da Fanpage.

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