Si rischia una condanna se il nostro sciacquone è rumoroso. Lo ha stabilito la sesta sezione Civile, presieduta dal giudice Antonello Cosentino, che ha motivato la decisione di respingere il ricorso presentato da quattro fratelli proprietari di un appartamento in una località del Golfo dei Poeti, in provincia di La Spezia come riportato da Repubblica.
Sciacquone rumoroso, condanna per diritti dell’uomo violati
La coppia abita sullo stesso pianerottolo e si era rivolta al tribunale di La Spezia. La causa ha come oggetto un nuovo bagno realizzato dai quatto fratelli che provoca rumori “intollerabili derivanti dagli scarichi”. Marito e moglie chiedevano che il problema venisse eliminato e che sia loro riconosciuto un risarcimento, ma il giudice di primo grado boccia la loro causa.
La decisione
La vicenda è finita in Cassazione, con un ricorso affidato all’avvocato Stefano De Ferrari. La Suprema Corte, riferendosi alla Convenzione europea dei diritti umani, e, fra questi, in particolare al rispetto della vita privata e familiare, ha ricordato che “la Corte di Strasburgo ha fatto più volte applicazione di tale principio anche a fondamento della tutela alla vivibilità dell’abitazione e alla qualità della vita all’interno di essa, riconoscendo alle parti assoggettate ad immissioni intollerabili un consistente risarcimento del danno morale…” anche in assenza di un danno biologico.